Il suo nome è stato tra i più discussi dopo l’annuale concerto del Primo Maggio, il cosiddetto “concertone” arrivato all’edizione numero ventotto e andato in scena come da tradizione in quel di piazza San Giovanni a Roma. Lei, Ambra Angiolini, incaricata della conduzione dello spettacolo insieme a Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale, si è vista suo malgrado rimbalzare di social in social una volta che la musica è finita, dopo che i tanti artisti avevano dato il proprio contributo di fronte alla folla radunata per l’occasione. In mezzo a spunti di ogni tipo, molti inerenti l’attualità inseriti dagli artisti nei rispettivi testi, ecco infatti scoppiare un’accesa polemica contro Ambra, finita nel mirino degli spettatori per un dettaglio che in diretta in pochi avevano notato: il maglione scelto per dare il via alla festività. Color arcobaleno e realizzato dalla stilista Alberta Ferretti, il capo d’abbigliamento è infatti diventato oggetto del contendere nell’etere italiano, con accuse (qualcuna anche piuttosto pesante) subito piovute contro la Angiolini. (Continua a leggere dopo la foto)
A far infuriare diversi internauti è stato il prezzo del maglione mostrato in diretta da Ambra: 350 euro. Per dirla in breve, a parecchie persone non è andata giù la scelta di presentarsi a un appuntamento che celebra i lavoratori e che è vissuto da molti come un momento di solidarietà verso le classi sociali meno agiate con un capo d’abbigliamento così costoso, tutt’altro che in linea con l’idea del Primo Maggio. “Ambra che fa la morale con un maglione da 400 euro. Ma andatevene af…” scrive così uno spettatore piuttosto indispettito, emulato da tanti altri: “Certo che Ambra Angiolini ha un bel coraggio a parlare di chi non ha lavoro”. E ancora: “I grandi comunisti sul palco del #1M2018: Ambra col pullover Ferretti da 325 euro”. (Continua a leggere dopo le foto)
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Messaggi che sono continuati ad apparire in rete nelle ore successive alla chiusura del concertone, fino a spingere la stessa Ambra a scendere in campo per dire la sua. La presentatrice ha così pubblicato un post dove mostra un paio di mutande dal costo di 5 euro, scrivendo: “Però i miei slip costavano pochissimo! Ora posso riappropriarmi delle parole dette, dell’energia nuova, della poca retorica e di un concerto che per chi lo ha vissuto è stato e sarà sempre qualcosa di più che una maglietta firmata, comprata o prestata”.
