Quando l’ultimo pezzo della sua infanzia se ne va, Zerocalcare scopre cose sulla propria famiglia che non aveva mai neanche lontanamente sospettato. Diviso tra il rassicurante torpore dell’innocenza giovanile e l’incapacità di sfuggire al controllo sempre più opprimente della società, dovrà capire da dove viene. A metà tra fatti realmente accaduti e invenzione, Dimentica il mio nome è un piccolo gioiello narrativo, la conferma, se mai ce ne fosse bisogno, di un talento puro e innegabile.
“Ci sono alcune cose autobiografiche e altre no, racconta Michele Rech, in arte Zerocalcare, ma non rivelerò mai qual è la parte vera e quale quella di fantasia. Io comunque ho una storia familiare nebulosa, piena di buchi e di contraddizioni. Solo dopo la morte di mia nonna queste lacune si sono colmate ed è venuta fuori una storia che andava raccontata per forza”.
In uscita il 16 ottobre, la casa editrice Bao publishing ha messo in vendita in preorder Dimentica il mio nome il 26 agosto e, nel giro di sei giorni, le quattromila copie dell’edizione Variant (edizione limitata con copertina dipinta da Gipi) sono andate esaurite.
Qui la preview delle prime pagine.
Zerocalcare
Dimentica il mio nome
Bao publishing, 2014, 240 p.
18,00 euro