Nella vita dei telespettatori italiani ci sono delle certezze. Una di queste si chiama Don Matteo e ha il volto del mitico Terence Hill. Un successo senza precedenti quello del sacerdote che risolve i casi di cronaca che scombussolano il paesino umbro e la Rai non può che gioire degli ascolti sistematicamente sopra la media. Le stesse vicende su cui indagare, gli stessi personaggi macchietta che gli fanno da contorno (quest’anno c’è una grossa new entry, la nuova capitana dei carabinieri Olivieri), gli stessi paesaggi è il mix che permette alla fiction un continuo boom di ascolti. Nel corso delle serate gli ascolti hanno raggiunto punte superiori agli 8,6 milioni di telespettatori e il 37% di share conquistando indistintamente tutti i pubblici e, in particolar modo, quello di età inferiore ai 25 anni: lo share raggiunto tra gli individui 4-24 anni è del 27%. In evidenza nello specifico i risultati conseguiti sul pubblico femminile 8-14 anni (30,5% di share) e 15-24 anni (32,5% di share) e su quello maschile 15-24 anni (share 30%). Grazie alla fiction Terence Hill è entrato nel cuore degli italiani, ma c’è qualcuno che ha storto il naso. (Continua a leggere dopo la foto)
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Chi è stato? Già, secondo un famoso attore italiano – Alvaro Vitali, meglio conosciuto come ‘Pierino’ – quella di ”Don Matteo” era una sua idea. ”Don Matteo? Lo dovevo fare io, mi hanno rubato l’idea! È uguale a una sceneggiatura che avevo scritto con mia moglie Stefania e che anni fa avevo portato a Rai3. – ha rivelato l’attore in un’intervista rilasciata a Oggi – La storia era proprio uguale a quella che poi è andata in onda. Si doveva intitolare Don Pierino. Volevo mostrare il mio personaggio, ormai adulto e saggio, che finiva in un paesino e doveva guadagnarsi la fiducia dei suoi parrocchiani”. L’intenzione di Alvaro Vitali, come afferma lui, era quella di mostrare un nuovo lato del suo personaggio, quello saggio e maturo, ma l’idea gli è stata rubata dalla Rai e rivenduta come ”Don Matteo”. (Continua a leggere dopo le foto)
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Secondo il racconto dell’attore, che qualche giorno fa è stato intervistato da Barbara D’Urso sul discusso tema ‘pensioni’ per gli artisti del mondo dello spettacolo – la trama della fiction sarebbe stata frutto della sua intuizione. Come don Matteo, anche don Pierino avrebbe risolto casi di cronaca in sella alla sua bici, in quel caso di colore rosso. ”Per la parte della perpetua avevo pensato a Stefania. – ha detto ancora Vitali al settimanale – La sceneggiatura la portai in Rai sei o sette mesi prima che andasse in onda Terence Hill. Don Pierino risolveva piccoli gialli, aiutato dalla perpetua, e girava per il paese con una bici rossa. Alla faccia delle coincidenze – ha infine concluso – hanno cambiato solo il colore della bici!”.
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