”Vivo con loro ogni giorno perché le mie cicatrici sono sulla mia faccia. Non posso nascondere le mie cicatrici”. Così Marlene Tighe, una donna australiana di origine aborigena che oggi porta in viso le cicatrici della violenza del suo ex compagno. ”Non sono più la persona che ero” racconta Marlene.
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La donna era tornata da poco a vivere nella sua città natale nella costa meridionale del Nuovo Galles del Sud quando ha ripreso a frequentare una vecchia fiamma. Ha presto però capito che era diventato un violento. ”In due anni – dice – ho subito violenze domestiche quattro o cinque volte, nell’ultima ho quasi perso la vita”. La donna aveva deciso di chiudere la relazione e aveva chiesto al compagno di andarsene. Lui si è poi girato, ha preso un martello e ha cominciato a colpirla in faccia. A soccorrere Marlene è arrivata una vicina di casa, Geraldine Thomas.
”La sostenevo, la abbracciavo, aveva sangue dappertutto – ha raccontato – Ero veramente spaventata, non sapevo se ce l’avrebbe fanno oppure no in quelle condizioni”. Marlene ha perso un occhio, ha 11 placche in faccia, la mascella fratturata e ha perduto molti denti. Anche se sono passati due anni dice di non aver ritrovato la passata fiducia in se stessa.
”Dobbiamo educare i nostri bambini e far capire loro che le violenze domestiche sono un male. La gente che vive nelle nostre comunità deve smettere di tacere e lasciare che queste cose succedano”.
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