Franca Leosini si è confermata la signora indiscussa della terza rete e star del web con la nuova stagione di Storie maledette che ha aperto con il caso di Avetrana. L’intervista a Sabrina Misseri e Cosima Serrano, condannate all’ergastolo per l’omicidio di Sarah Scazzi, è stata vista da un milione 877 mila spettatori e uno share dell’8.1 per cento risultato il miglior ascolto del programma su Rai3 dal 2014. La cugina e la zia della piccola Sarah, rinchiuse nel carcere femminile di Taranto, per la prima volta hanno raccontato la loro verità su uno dei casi che maggiormente ha diviso e appassionato l’opinione pubblica italiana. Durante l’intervista condotta magistralmente da Franca Leosini, la criminologa Roberta Bruzzone ha voluto dire la sua criticando la ricostruzione della giornalista sul suo profilo Twitter: “La Leosini non è aggiornata. Michele Misseri è già sotto processo per calunnia nei miei confronti da un bel po’. Per giugno è prevista la sentenza”. Insomma, una frecciatina bella e buona diretta alla conduttrice e al suo ”Storie Maledette” arriva quando la Bruzzone parla di “inesattezze e diversi errori nella ricostruzione effettuata durante la trasmissione”, con un “Peccato” a chiudere il Tweet. (Continua a leggere dopo la foto)
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Non solo. Intervistata da Il Fatto Quotidiano, la criminologa ha aggiunto: “Se devi indagare sulla psicologia, lo devi fare attraverso i fatti contestati e riconosciuti da tre atti di giudizio. Poi il programma è suo e faccia quel che vuole, ma lo trovo discutibile”. la criminologa ha criticato anche il lessico particolarmente ricercato delle sue narrazioni, cosa che poi, grazie a frasi come ”babbalona” (riferita a Sabrina Misseri), ”ardori lombari” o il paragonare Avetrana alla ”Locride dei sequestri degli anni Settanta” e Cosima a una ”donna del tremila”, ha fatto volare l’hashtag ”#storiemaledette” tra i trend topic di Twitter. Dopo la polemica la stessa Leosini è intervenuta durante il programma radiofonico Circo Massimo di Radio Capital. (Continua a leggere dopo le foto)
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“Io non entro mai nel merito delle scelte lessicali della dottoressa Bruzzone e neanche nel merito dei programmi televisivi a cui sceglie di partecipare. Ognuno ha il suo lessico: io sono napoletana e un narratore napoletano ha nel DNA squarci di ironia che chi è nato al Nord probabilmente non possiede”. La conduttrice ha risposto per le rime anche alle accuse di imprecisioni ed errori. “Ho detto ed ho ripetuto che la dottoressa Bruzzone ha sporto querela contro Michele Misseri, che si è in attesa di sentenza ed esprimo rispetto. Per carità. Io non potevo di certo ricapitolare ogni singolo dettaglio del processo. Io seguo l’asse portante. Per quanto riguarda le imprecisioni, rispetto il pensiero e la sapienza di Roberta Bruzzone.”