Gli italiani lo ricordano così: codino biondo, dolcevita bianco e giacca nera. Era il 1990 e, in coppia con una giovanissima Mietta, Amedeo Minghi cantava ”Vattene amore”. La canzone, uno dei brani più conosciuti in assoluto della musica italiana, ottenne immediatamente un buon riscontro, arrivando terza al Festival di Sanremo. In realtà i risultati si videro soprattutto in termini di vendite e di impatto mediatico. ”Vattene amore” entrò nella top 20 dei singoli più venduti il 10 marzo 1990, direttamente al quarto posto, ma balzò alla prima posizione la settimana seguente, scavalcando ”Uomini soli” dei Pooh, brano vincitore a Sanremo. Il successo culmina con il concerto a Roma il 23 luglio 1990 a Santa Maria in Trastevere dove di fronte 40mila persone canta il suo repertorio. Dal concerto viene tratto un album Amedeo Minghi in concerto e un home video. Cantautore e compositore italiano, Amedeo Minghi è nato a Roma il 12 agosto del 1947 sotto il segno zodiacale del leone, è alto un metro e settantacinque per circa settanta chili di peso, ha gli occhi azzurri e i capelli biondi. (Continua a leggere dopo la foto)
Ultimo di sei figli, fin da bambino si appassiona alla musica e al mondo dell’arte. Negli anni Sessanta, insieme a un gruppo di amici, Amedeo Minghi forma il complesso ”I Noemi” e scrive il suo primo brano ”Una cosa stupida”. Dopo aver superato il provino e firmato il contratto con la Dischi Ricordi, Minghi debutta con un 45 giri: Alla fine (1966); come accade in quegli anni, si tratta di una cover d’un brano inglese, The End (Of the Rainbow), portato al successo da Earl Grant. Il testo è tradotto da Mogol. Inizia così la sua carriera da autore: scrive per I Vianella, Rita Pavone, Marcella Bella, Mia Martini, Anna Oxa, I Ricchi e Poveri, Gianni Morandi e tanti altri. Collabora con Edoardo De Angelis, Marco Luberti e Adelio Cogliati. (Continua a leggere dopo le foto)
Amedeo e la figlia Alma
Annesa Minghi
Amedeo e la figlia Alma
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Nel 1985 è ospite a Sanremo come autore, accompagnando al pianoforte la cantante lirica di fama mondiale Katia Ricciarelli in Il profumo del tempo arrangiata da Ennio Morricone. Nel frattempo si dedica alla scrittura della colonna sonora della serie tv “Fantaghirò”, con il brano “Mio nemico amatissimo” interpretato da Rossana Casale. Ma contribuisce anche alle colonne sonore di “Desideria e l’anello del drago” e “Sorellina e il principe del sogno”. Il 14 ottobre 2016 per festeggiare i 50 anni di carriera esce l’album La bussola e il cuore, un cofanetto composto da tre dischi. Dal 1973 al 2014 l’artista è stato sposato con Elena, donna del tutto estranea al mondo dello spettacolo che ha però conosciuto negli Anni Settanta negli uffici della casa discografica Apollo Records. La moglie del cantante è venuta a mancare improvvisamente nel 2014. È deceduta nel sonno, molto probabilmente a causa di un infarto. Un duro colpo per Minghi, i due stavano insieme da oltre 40 anni. La coppia ha avuto due figlie: Annesa e Alma.