La strage di famiglia a Latina ha scioccato l’opinione pubblica italiana. A seguito di una lite con la moglie, che aveva chiesto il divorzio, il carabiniere Luigi Capasso mercoledì 27 febbraio ha ucciso le figlie e sparato alla moglie ferendola gravemente. Secondo gli inquirenti il gesto del militare non è stato dato da uno scatto d’ora. Capasso aveva organizzato tutto e quando i carabinieri sono entrati nell’appartamento di Cisterna di Latina dove si è consumata la strage hanno trovato le prove. L’uomo ha lasciato alcune lettere indirizzate ai fratelli ai genitori. Nelle missive sarebbero state trovate indicazioni precise per ripartire l’eredità, i risparmi e la casa coniugale. Persino per pagare i funerali. Il contenuto delle lettere, attualmente al vaglio degli inquirenti, spiegherebbe quelle che secondo l’appuntato dell’Arma sarebbero state le ragioni del suo gesto, tutte comunque riconducibili alla moglie che viene accusata dall’uomo. I due infatti si erano separati dallo scorso mese di settembre quando l’uomo, anche a seguito di una aggressione denunciata dalla moglie, ha lasciato la casa coniugale per trasferirsi presso la caserma dove prestava servizio, a Velletri. (Continua a leggere dopo la foto)

Aveva pianificato tutto così alla perfezione che nelle buste sono persino stati ritrovati degli assegni. Si tratta di alcuni lasciti per i fratelli. Aveva deciso che ad ognuno di loro spettasse una parte del denaro che ancora aveva a disposizione. “Non ho potuto parlare con mio fratello durante la negoziazione, solo con i Carabinieri che mi hanno chiesto delle informazioni. Ho aspettato poi che mi richiamassero, ma non è avvenuto – ha spiegato Gennaro Capasso – Speravo di riuscire invece a parlargli e a convincerlo per evitare quello che poi è capitato”. Si dice, poi, sorpreso dal gesto di Luigi: “Non mi sarei mai aspettato una cosa del genere. Era tranquillo, non era cattivo”. (Continua a leggere dopo le foto)


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“Aveva questa cosa che non poteva vedere le bambine e lo tormentava, – ha detto ancora Gennaro – anche a Natale non le aveva potute vedere. Ha sbagliato, ci ha tolto le nostre due principesse e si è ucciso quando era la nostra roccia, ma era una bravissima persona. E poi non è vero che la moglie fosse terrorizzata da mio fratello, lui era geloso ma non picchiava nè lei nè le bambine. Le figlie lo adoravano, era un padre amorevole”. Intanto Antonietta, 39 anni, è stata ieri sottoposta a intervento chirurgico maxillo facciale all’ospedale San Camillo di Roma: a quanto si apprende da fonti mediche, il decorso post operatorio è buono. La donna si trova ancora in terapia intensiva.