Il cinema italiano perde una delle sua voci più interessanti. Un regista di grandissimo valore che ha dato vita a pellicole che sono di diritto entrate tra i più bei film degli ultimi 30 anni. È morto il regista Tonino Zangardi. A dare la notizia il fratello Marco, spiegando che l’autore era malato da qualche tempo. Nato a Roma il 23 aprile del 1957, era regista, sceneggiatore e anche produttore, e aveva firmato film delicati e poetici. L’estate scorsa aveva annunciato sui social l’apertura della scuola di cinema a Mantova, la Master Film Academy, che aveva fondato insieme a Cristian Calabrese e Vladimir Castellini. La scuola lo ricorda su Twitter: “Oggi per la nostra scuola è un giorno di grande tristezza, se ne va un amico e un professionista stimato da tutti. Ciao Tonino con la tua presenza ci hai donato la poesia che mettevi in tutti i tuoi lavori. Un grazie per la tua preziosa collaborazione. Buon viaggio ovunque tu stia andando”. Allullo Drom è stato il suo primo film, nel 1992, con Isabella Ferrari, Claudio Bigagli, Massimo Bonetti, e raccontava di un mondo gitano nella provincia toscana. (continua dopo la foto)
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La tematica dei rom è stata al centro anche di un altro film qualche anno dopo, Prendimi e portami via (2003) con Valeria Golino e Rodolfo Laganà. Da regista aveva firmato anche ‘L’ultimo mundial’ (1999) con Angelo Orlando, ‘Ma l’amore… sì!’ (2006) con Anna Maria Barbera e Andrea Tidona, ‘Sandrine nella pioggia’ (2008) con Sara Forestier, Adriano Giannini. Nel 2015 ha scritto il romanzo L’esigenza di unirmi ogni volta con te, che pochi mesi dopo è stato trasposto su pellicola. Il film omonimo vede la presenza di Claudia Gerini e Marco Bocci. Proprio quest’ultimo ha dedicato un post su Instagram al suo amico scomparso: “Vorrei guardare il mondo con lo stesso entusiasmo di un bambino. Proprio come hai fatto te… Ciao Tonino” – scrive l’attore a didascalia di una foto che lo ritrae con Zangardi. (continua dopo le foto)
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Tra le sue altre opere My father Jack (2016) con Matteo Branciamore, Eleonora Giorgi, Elisabetta Gregoraci, Ray Lovelock e Francesco Pannofino. L’ultimo suo film è stato Quando corre Nuvolari, che racconta le imprese automobilistiche e la vita privata del grande campione, interpretato dall’italo-inglese Brutius Selby. Per la tv aveva diretto nel 2012 Sergio Assisi nella miniserie Zodiaco – Il libro perduto.
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