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“Mamma, aiutami!”. Il dramma della 12enne ricoverata per aver bevuto Coca Cola. Prima la repulsione e lo schifo, poi la paura e la corsa in ospedale. “L’ho trovato dentro la lattina!”. Un caso unico capitato in Italia e (diciamolo) davvero preoccupante

  • Salute

 

Paura senza precedenti per una bambina di 12 anni che è ricoverata in osservazione all’ospedale ‘Bonomo” di Andria dopo avere bevuto una Coca Cola da una lattina ed essersi accorta di avere in bocca un verme. “La bambina sta bene – sottolinea il responsabile del presidio ospedaliero, Stefano Porziotta – e viene tenuta in osservazione solo per precauzione”. “Stando ad un primo esame macroscopico del verme – aggiunge – non vi sono elementi che destino preoccupazioni ma invieremo il campione all’istituto zooprofilattico di Foggia per approfondimenti da parte di esperti”. “La bambina – conclude il medico – non ha avuto né vomito, né diarrea o altri sintomi che possano allarmarci, resterà per qualche ora in ospedale”. Intanto, sul posto, sono giunti agenti del commissariato di polizia che, con l’ufficio igiene di Andria e il Sian, il Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione della Puglia, hanno sequestrato la lattina e stanno cercando di individuare il lotto per risalire alla provenienza. Solo qualche mese fa la Coca Cola è stata colpita anche da un’altra polemica choc. (Continua dopo la foto)


A giugno 2017, il Ministero della Salute emise un provvedimento di ritiro dal commercio per migliaia di bottiglie di Coca Cola da 1,5 litri. Il lotto incriminato era il numero L170329863M con data di scadenza 28/09/2017. Il lotto è stato prodotto nello stabilimento della HBC Italia situato a Marcianise, in provincia di Caserta. Il provvedimento, attuato dal 1° giugno, era già stato deliberato in data 26 maggio 2017, ma per motivi ancora ignoti è stato adottato. “Secondo le analisi di laboratorio effettuate su un campione del prodotto, la bibita contiene una percentuale troppo elevata di caffeina, acido fosforico e solfiti. Inoltre il suo sapore è alquanto sgradevole e il liquido è estremamente denso”, fanno sapere nella nota alcuni consumatori. (Continua dopo le foto)


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Secondo quanto riferiscono rappresentati della Coca Cola, le bottiglie incriminate dovrebbero essere state distribuite, principalmente, nelle provincie di Salerno, Cosenza, Potenza e Matera, ma le indicazioni del Ministero della Salute risultano insufficienti. “Quindi non è possibile sapere se il lotto è stato distribuito anche a livello nazionale o solo in quelle province”, concludevano. In un comunicato prontamente diramato dalla società HBC Italia, la società espresse tutto il suo disappunto scusandosi e assicurandosi che stanno provvedendo al richiamo delle bottiglie pericolose in quanto “ritengono la salute e la soddisfazione dei loro clienti prioritaria, come anche la buona qualità dei loro prodotti”. Anni neri per la Coca Cola.

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