Forse tanti dipendenti ne approfittano e le pause caffè sono sempre più lunghe, a volte interminabili. Ma da oggi c’è da starci attenti. La Corte di Cassazione, infatti, ha ritenuto legittimo licenziare un lavoratore fuori sede con la passione per le pause in bar e tavole calde durante l’orario di lavoro.
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Le abitudini dell’uomo, che era solito intrattenersi a lungo a scherzare con i colleghi, sono emerse dalle indagini di un’agenzia di investigazione privata e l’ausilio di un Gps. “La determinazione della collocazione e della durata delle pause non può essere rimessa al totale arbitrio del lavoratore”, spiega la sentenza della Suprema Corte. Non abusarne, questo è il segreto.
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