Da oggi non c’è più l’obbligo di esporre sul parabrezza della propria autovettura il contrassegno di assicurazione. Basta tenere a bordo il certificato di assicurazione, vale a dire il documento che attesta che il premio è stato regolarmente pagato. Si tratta di un obbligo previsto dall’articolo 180 del Codice della strada e che in caso di controlli da parte delle autorità, spiega l’Ivass, consente agli automobilisti di ”dimostrare di avere ottemperato all’obbligo di assicurazione esibendo l’attestazione dell’avvenuta stipula del contratto e del pagamento del relativo premio, che prevale in ogni caso rispetto a quanto accertato o contestato a seguito di consultazione della banca dati delle coperture r.c. auto”. Infatti la novità che consente di dire addio all’esposizione del tagliando dell’assicurazione è la creazione della banca dati con le informazioni sulla copertura assicurativa dei veicoli, istituita presso la Direzione generale per la Motorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed è alimentata dalle compagnie di assicurazione.
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Per l’Ivass ”l’obiettivo della dematerializzazione del contrassegno è principalmente quello di contrastare il fenomeno dell’evasione dell’obbligo assicurativo, anche al fine di promuovere significative riduzioni dei premi di assicurazione”. In Italia sono quasi quattro milioni gli automobilisti che non pagano il premio dell’Rc Auto. Il responsabile servizio auto di Ania, Umberto Guidoni, calcola che gli evasori oggi siano 3,9 milioni, ossia circa il 10% del totale del parco veicoli circolante. Ora con il nuovo sistema tutto digitale della banca dati, sarà possibile effettuare un controllo diretto e sicuro sulla reale copertura assicurativa di un veicolo attraverso la verifica delle targhe.