Una leggera tosse, un rossore in una parte strana del corpo, un dimagrimento improvviso: sono tutte cose che possono capitarci senza suscitare in noi grande preoccupazione. ‘’Avrò preso una freddata’’, ‘’Sarà un po’ di stress’’; ‘’Avrò mangiato un po’ meno’’, sono le cose che poi ci diciamo per tranquillizzarci. In realtà, a volte, quelle anomalie sono dei segnali che il nostro corpo ci invia per segnalarci che qualcosa non va. E noi dovremmo essere in grado di capire quale sia il problema. Ma siamo davvero in grado? Quali sono i sintomi che dovrebbero farci preoccupare? E cosa significano? Quando è il caso di consultare un medico? Ecco cosa è importante sapere affinché non si arrivi a scoprire il problema quando ormai è troppo tardi. Uno dei primi segnali che dovrebbero farci allarmare è un dimagrimento ingiustificato. Se non si sta seguendo una dieta particolare, ma si perde comunque un 5% del peso corporeo in 6 mesi, c’è qualcosa che non va. Il medico va chiamato subito specie se il dimagrimento è associato a fatica e stanchezza. Quale potrebbe essere il problema? Un male al fegato, per esempio un malassorbimento di nutrienti. Ma anche diabete, depressione, ipertiroidismo e, nella peggiore delle ipotesi, cancro. Continua a leggere dopo la foto
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Secondo segnale del corpo da non sottovalutare: un insolito gonfiore in qualsiasi parte del corpo. Se ti accorgi, devi rivolgerti subito al medico. Di solito non si tratta di nulla di grave (lipoma, fibroma, cisti) ma in alcuni casi si può anche trattare di cancro. Sarà il medico a valutare il singolo caso e a dirti come comportarti e se è il caso di far analizzare il ‘’contenuto’’ del ‘’bozzetto’’. Terzo segnale: il cambiamento delle abitudini a evacuare. La maggior parte delle persone si vergogna di parlare delle proprie feci, eppure è una cosa estremamente importante. Perché, se le abitudini nell’evacuare cambiano radicalmente, potrebbe trattarsi di cancro all’intestino, uno dei più pericolosi e letali che esistano. Quando parliamo di cambi di abitudini, si deve tenere in considerazione, la quantità di evacuazioni ma anche la forma e la consistenza delle feci. Continua a leggere dopo le foto
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Altro sintomo non da poco è la difficoltà a deglutire. I problemi a ingoiare sono in genere associati a mal di gola o tonsillite ma, se persistono, devono essere riferite al medico. Ci potrebbero essere problemi nel meccanismo di ingestione, per esempio alla gola, all’esofago o allo stomaco. Si tratta di un sintomo da riferire quanto prima al medico perché potrebbe trattarsi di problemi neurologici. Altro organo del corpo che non va trascurato è la pelle. Controllatevi sempre (e fatevi controllare la schiena) perché i cambiamenti o le imperfezioni della pelle vanno sempre tenuti d’occhio. Di solito si tratta di cose benigne ma non è facile nemmeno per un medico riconoscere a occhio nudo delle lesioni cancerose. È sempre necessario fare una biopsia per andare a fondo. Sì, perché potrebbe essere cancro. Quando preoccuparsi? Se l’anomalia fa male, peggiora, si ingrandisce o non regredisce in 3 settimane, la cosa può essere preoccupante. Ma anche se pizzica o fa la crosta ma non passa. In questi casi, senza vergognarsi, è bene rivolgersi al medico. Per stare tranquilli. O, eventualmente, intervenire in tempo. Continua a leggere dopo la foto
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Un altro sintomo da non sottovalutare è la voce roca o un mal di gola che dura da più di 3 settimane. Il mal di gola è di solito il risultato di un’infezione virale, molto frequente in inverno. Di solito non si tratta di una cosa preoccupante ma a volte sì. Quando? Quando dura da più di 3 settimane. In questo caso è bene fare degli esami del sangue per scoprire se quel mal di gola nasconde in realtà problemi al sistema immunitario. E la voce roca? Potrebbe essere provocata da problemi ai muscoli o nervi che sono intorno alle corde vocali. Per esempio potrebbero esserci dei noduli. IN certi casi, i noduli possono essere cancerosi. Quindi la voce roca non va ignorata. Specie se dura da più di 3 settimane.