Ha chiesto 127mila dollari di risarcimento al nipote che, in uno slancio di affetto troppo prorompente, nel 2011 le ha causato la rottura del polso. Jennifer Connell ritiene che Sean Tarala, che all’epoca aveva otto anni, sia stato decisamente disattento e imprudente nel momento in cui le corse incontro tuffandosi tra le sue braccia per salutarla al suo arrivo nel giardino di casa. Quando il 18 marzo 2011 la donna si presentò a casa di suo nipote, che compiva gli anni, lo trovò in giardino mentre stava giocando con la sua mini-motocicletta.
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Il bimbo, all’arrivo della parente, lasciò il giocattolo per correrle incontro e tuffarsi tra le sue braccia gridandole ”Zia ti amo”. La donna, al momento dell’abbraccio, perse l’equilibrio e cadendo si fratturò un polso. Decise quindi di chiamare in causa il suo nipotino per ottenere un congruo risarcimento.
Il bambino, adesso dodicenne, si è presentato in aula molto intimidito, accompagnato dal padre. Sean, tra l’altro, ha recentemente perso la mamma a causa di una grave malattia. La zia in aula ha spiegato che da quel giorno la sua vita è cambiata radicalmente: ”Riesco a malapena, e con molta fatica, a portare il piattino degli antipasti. Non posso più lavorare come cameriera, per questo ho deciso di citare in giudizio Sean anche se gli voglio molto bene”. ha detto durante l’udienza.