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Nipplegasm, il nome ti suonerà strano ma è un orgasmo potentissimo e lo possono provare sia le donne che gli uomini. Magari qualcuno storcerà il naso, ma se lo fai bene è tremerai dal piacere. Per ci sono vari modi: non farlo è ‘peccato’

  • Salute

 

Molti uomini, anzi la maggior parte, guardano i seni delle donne con una concupiscenza impressionate. Un bel seno attrae e nei momenti dedicati al sesso è una delle ‘mete’ principali del partner. Ovviamente per le donne le carezze in questa parte del corpo rappresentano una fonte di piacere e, diciamolo, è anche il mezzo giusto per accendere la situazione. Ora c’è anche un problema. Una parte dei componenti del genere maschile trattano il seno come una palla antistress e a nessuno piace essere ‘stropicciate’ da quelle parti: fa male ed è controproducente. Oltretutto, dopo i preliminari il décolleté delle volte viene dimenticato, a meno che non ci si trovi con dei cultori della materia. Un recente studio dimostra che il seno non deve essere mai dimenticato e che non è solo una parte anatomica, ma un vero e proprio centro del piacere. L’orgasmo del capezzolo esiste e si chiama nipplegasm. Questa teoria arriva dagli Stati Uniti e uno studio a ne dimostra la veridicità. Ma in cosa consisterebbe esattamente questa nuova pratica? Secondo la sessuologa Carol Queen ad essere necessarie sono due qualità essenziali: la capacità di eccitarsi non solo ai genitali, ma in diverse parti del corpo e la volontà di esplorare il sesso in tutte le sue forme. (continua dopo la foto)



“Non tutti vivono il sesso così… molte persone hanno solo ‘ordinari’ rapporti sessuali di qualche minuto per poi rotolare da un lato e addormentarsi, senza avventurarsi mai nel viaggio sconosciuto del piacere”, spiega la sessuologa. Il nipplegasm non sarebbe dunque per tutti. Lo psicologo Barry Komisaruk, della Rutgers University, per arrivare a capire che stimolando gli organi genitali o il capezzolo si accendono le medesime zone della corteccia cerebrale ha condotto una sperimentazione su 11 donne pagandole 100 dollari ognuna. La stimolazione al capezzolo è stata sperimentata inoltre anche durante la fase dell’allattamento. “Si tratta di un riflesso neurologico a cui alcune donne sembrano essere inclini”, ha spiegato ancora la Queen. Per lo studioso Herbert Otto inoltre il nipplegasm sarebbe la seconda forma più comune di orgasmo tra le donne e il 29 per cento di loro avrebbe dichiarato di averlo provato almeno una volta nella vita. Non bisogna dimenticare però le tendenze del tutto contrarie. Il 7 per cento delle donne infatti ha affermato che la stimolazione del capezzolo in realtà diminuisce l’eccitazione. “Per alcune donne, il capezzolo è eccitante quanto un gomito. (continua dopo le foto)


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Semplicemente non fa per loro”, spiega la sessuologa e autrice Carlyle Jansen. Lo studio di Komisaruk ha evidenziato inoltre come l’orgasmo del capezzolo non apparterebbe solo alle donne, la loro stimolazione produrrebbe le stesse reazioni nelle medesime aree celebrali a cui fa riferimento la stimolazione ai genitali maschili. “La sessualità maschile viene spesso vista come tutta incentrata sul pene, al tal punto che quando gli uomini cominciano ad avere problemi di erezione, spesso rinunciano al sesso. Diversa è la situazione del mondo BDSM, dove il corpo nella sua integrità viene visto come fonte di esperienze sensoriali erotiche ed eccitanti”. E infine conclude la Queen: “Più si è disposti alla sperimentazione, più si vive il sesso come un’avventura che non si esaurisce mai, più sarà facile raggiungere l’orgasmo del capezzolo. Il primo passo? Crederlo possibile”. Quindi, in conclusione, al bando timidezza e pigrizia: ogni parte del corpo vive intensamente durante il sesso e i capezzoli rappresentano dei ricettori formidabili per raggiungere un piacere da brivido caldo.

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