Ha vissuto parte della sua infanzia come bambina soldato tra i combattenti maoisti e oggi è una runner da record, riconosciuta a livello internazionale e seguita su Facebook da 7.500 follower. Mira Rai oggi ha 25 anni e il suo obiettivo è quello di vincere le ultramaratone in montagna correndo per 50 o 100 chilometri per coinvolgere e ispirare altre ragazze che vogliono praticare questa specialità sportiva.
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”Voglio che le donne e le ragazze dei nostri villaggi abbiano le mie stesse opportunità. Dobbiamo cambiare le nostre abitudini ma so non sarà facile”, ha spiegato in un’intervista al Guardian. Figlia di braccianti senza terra, Mira ha iniziato a lavorare a 10 anni, trasportando sacchi di riso. Nel 1995 si è poi ai militanti maoisti e ha trascorso due anni in un accampamento nella foresta dove ha imparato a combattere. Quando il governo ha firmato l’amnistia con i ribelli, i maoisti sono stati assorbiti nell’esercito nazionale ma Mira, essendo troppo giovane, non è stata accettata.
”Sono andata a casa, ho studiato. Ho iniziato a correre da sola ogni giorno”. Nel 2014 arriva la svolta della sua vita partecipando alla sua prima gara: 50 chilometri lungo il bordo occidentale della valle di Kathmandu. Mira era l’unica atleta donna ma è riuscita a completare il percorso. Da allora gli organizzatori della corsa l’hanno aiutata a imparare l’inglese e le hanno procurato gli indumenti necessari per potersi allenare e partecipare alle gare. Lo scorso giugno ha tagliato per prima il traguardo dopo aver corso per 80 chilometri. La storia di Mira diventerà un film grazie al regista di Hong Kong Lloyd Belcher.
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