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Morto Mike Harari, lo 007 del Mossad che vendicò la “strage di Monaco”

“Non sapremo mai la maggior parte delle cose che ha fatto per noi nei suoi settant’anni da spia”, ha detto il ministro della Difesa, Moshe Yaalon, indicandolo a esempio. “Ho compiuto soltanto il mio dovere”, ha sempre spiegato lui: “Non sono mai stato un killer. Quel che ho fatto, è sempre stato per difendere Israele”. A 87 anni, Mike Harari è morto domenica nella sua casa di Afeka, mare a Nord di Tel Aviv, dove teneva ancora esposta in bella mostra la pistola di tante missioni. Un super-agente che ha portato a termine una missione che Steven Spielberg ha reso famosa in tutto il mondo nel 2005, quando ha girato il film “Munich” (anche se in realtà il regista “inventò” la figura del protagonista trasformandola in un ragazzo alle prime armi e relegando Harari in un ruolo marginale.


Fu una delle più impressionanti “vendette” mai ordite da un servizio segreto: l’operazione Ira di Dio, nella quale gli israeliani andarono a eliminare ai quattro angoli del mondo, uno per uno, gli undici palestinesi responsabili della strage alle Olimpiadi di Monaco ’72. “Moshe Ivgy, l’attore che mi ha interpretato, è stato bravo”, si limitò a commentare Mike.


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