Non facevano in tempo a posare i fiori sulle tombe dei propri cari che lui li rubava per rivenderli a caro prezzo nel suo banchetto davanti al cimitero. Per questo motivo Amed A., 56 anni, di origine egiziana, è stato condannato a un anno e otto mesi di reclusione. Succede al cimitero di Prima Porta a Roma e sono state proprio le vittime dei furti a segnalare questa triste quanto vergognosa vicenda al guardiano che poi ha avvertito le forze dell’ordine.
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Il 56enne è stato beccato in flagrante, proprio mentre caricava mazzi di rose e crisantemi nel bagagliaio della sua auto. Giudicato per direttissima, su richiesta del pubblico ministero, l’egiziano è stato condannato per tentato furto e resistenza a pubblico ufficiale. Come se non bastasse, infatti, il ladro, alla richiesta dei carabinieri di aprire il portabagagli, non solo si era rifiutato sostenendo che fosse rotto, ma aveva anche preso a spinte uno dei militari per poi tentare la fuga a bordo dell’auto. A quel punto i carabinieri hanno estratto la pistola di ordinanza per farlo arrestare. E, aperto finalmente il portabagagli, hanno trovato 14 mazzi di fiori freschi e 58 rose rosse. L’uomo, durante il processo, si è giustificato dicendo di essere malato e di aver bisogno di denaro. Giustificazioni che, evidentemente, non hanno affatto convinto il giudice.
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