Nel panorama dei disturbatori tv c’era un astro nascente: Niki Giusino. Un ragazzone lentigginoso, poco più che ventenne, dai capelli rossi. Era l’erede di Gabriele Paolini (che ora ha altro a cui pensare) e Mauro Fortini, due maestri del ‘disturbalismo televisivo’. Si era definito ‘il disturbatore tv per antonomasia’. Vive a Roma nell’elegante quartiere Prati e pubblicava sul suo canale YouTube ogni sua impresa. Aveva cominciato proprio dando il cambio al suo maestro, Gabriele Paolini. Laddove non poteva esserci Paolini, c’era Giusino in sostituzione, così da coprire ogni evento (e mandare in bestia gli operatori televisivi di ogni lingua, razza e cultura). Alcuni operatori tv insinuano che venisse anche pagato da Paolini per sostituirlo. Poi l’affiancamento e infine la svolta. Fu proprio lui a parlare del suo ritiro: “Ho deciso di ritirarmi in un convento di frati cappuccini. Dopo l’ennesimo appello rimasto senza risposta a Maria De Filippi per entrare nel mondo dello spettacolo, lascio la tv. Non è più un posto che fa per me”. Tuttavia, il passo dal convento alla stazione dei carabinieri di polizia è stato breve. (continua dopo la foto)

Lo scorso anno Giusino aveva parlato di questa sua scelta: “Non porterò né telefono né computer. Amo la televisione, ma visto che non sono riuscito a sfondare mi ritiro”. Niente più chioma rossa dunque dietro i giornalisti dei tg. “Mi ha sempre affascinato il mondo della chiesa e soprattutto l’ordine dei frati cappuccini. Chissà che un giorno non ne entri a far parte…”. Misteri della fede. E ora? È finito nei guai Niki Giusino, il disturbatore televisivo e dei vip, arrestato lo scorso sabato al centro commerciale Roma Est, mentre si allontanava in fretta e furia con una busta piena di prodotti rubati in una profumeria. Valore della merce sottratta in un negozio ‘Sephora’ 268 euro. Con lui una ‘complice’ di 18 anni, che nella borsa nascondeva più di 500 euro di prodotti rubati, anche vestiti. (continua dopo le foto)


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A fermare Giusino e la ragazza in fuga sono stati i carabinieri della stazione di Tivoli – secondo quanto riportato da Marco Carta su il Messaggero -, insospettiti dalla borsa piena di articoli rubati, di una nota marca non presente però all’interno del centro commerciale. Il disturbatore seriale, diventato una presenza familiare per i telespettatori, ormai abituati a vederlo dietro intervistatori e inviati, si è avvalso della facoltà di non rispondere ed è stato rilasciato a piede libero. Dovrà rispondere dell’accusa di furto aggravato. Insomma, una fine non proprio gloriosa per Giusino che questa volta ha ‘disturbato’ le persone sbagliate.