È nato a Sarnico, nei pressi del Lago d’Iseo, il 4 luglio 1966 ed è uno degli attori del cinema italiano noto, oltre che per il suo fascino, per il riserbo nel quale custodisce la sua vita privata. La sua è una bellezza vecchio stampo: alto circa un metro e ottanta centimetri per settantasette chili di peso, il 51enne è famoso per il suo portamento elegante e lo sguardo profondo e accattivante. Secondo di tre figli, all’età di 14 anni iniziò a lavorare con il padre come piastrellista a Villongo, in provincia di Bergamo. Dopo un anno e mezzo nella Polizia di Stato, appena ventenne partì per la California, dove fece diversi lavoretti per sbarcare il lunario: dal cameriere, al pizzaiolo, pony express e baby sitter. Rientrato in Italia per un certo periodo lavorò come animatore turistico finché, nel 1988, mosse i suoi primi passi nel mondo dello spettacolo. Dopo qualche apparizione in alcuni fotoromanzi, passò quasi subito alle produzioni teatrali, cinematografiche e televisive. Il grande debutto arrivò solo due anni dopo quando, nel 1990, diretto da Ezio Pascucci, recitò nel film Il mago accanto al grande Anthony Quinn e a Sonia Topazio. (Continua dopo la foto)
Di lì in poi il suo impegno come attore sarà totalizzante e i suoi sforzi lo porteranno a grandi interpretazioni. Stiamo parlando di Alessio Boni, indimenticabile Matteo Carati ne La meglio gioventù. A venticinque anni, il giovane talentuoso si diploma all’Accademia nazionale d’arte drammatica con il maestro Orazio Costa, con un saggio d’esame tratto dall’Amleto di William Shakespeare, per poi continuare la formazione professionale sotto il regista teatrale Luca Ronconi, e lavorando accanto a Liliana Cavani. Nel 1995, frequenta un corso a Los Angeles, e tornerà in scena in Italia con Sogno di una notte di mezza estate, Peer Gynt e soprattutto L’avaro di Molière con la regia di Giorgio Strehler. Dopo alcuni ruoli minori in fiction e film, nel 1998 è protagonista della miniserie tv La donna del treno, diretta da Carlo Lizzani, ma raggiunge la popolarità come protagonista, insieme a Valentina Chico, di Incantesimo. (Continua dopo le foto)
Come anticipato, la vera svolta della sua carriera arriva nel 2003 accanto a Luigi Lo Cascio e Fabrizio Gifuni nella pellicola di Giordana, grazie alla quale ottiene il Nastro d’argento come miglior attore protagonista 2004, uno dei numerosi riconoscimenti ottenuti nel corso del tempo. La sua presenza nel panorama cinematografico e teatrale, italiano e internazionale, è costante e vanta interpretazioni di grande successo al fianco di registi del calibro di Cristina Comencini, Giorgio Capitani e Florian Henckel von Donnersmarck. Nel 2005 è protagonista de La bestia nel cuore, che viene candidato all’Oscar come miglior film straniero, mentre nel 2006 si aggiudica il Globo d’oro come miglior attore per il film Arrivederci amore, ciao, di Michele Soavi. A dispetto dei suoi successi e della sua fama, Alessio è fortemente geloso della sua privacy, che custodisce con grande riserbo. (Continua dopo la foto)
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Estremamente sensibile, è da sempre noto per il suo impegno sociale: dal 2005 al 2012 è stato Goodwill Ambassador dell’Unicef Italia 2005 al 2012 e ha preso parte a diverse missioni umanitarie tra cui quelle in Mozambico, Indonesia e Madagascar. Si impegna su vari fronti sociali, collaborando e prestando la sua immagine, fra l’altro, all’Associazione Luca Barbareschi per le malattie rare; all’Aima (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer); facendo spot contro la pedofilia, a tutela delle donne maltrattate ed altro ancora. Delle sue storie d’amore si sa ben poco, tranne che non è dedito ai legami usa e getta. Sempre impegnato in lunghe e stabili relazioni, è recente la notizia che lo vuole innamorato della giornalista Nina Verdelli, nota firma della rivista Glamour.
Ottuso, prepotente e padre padrone. Alessio Boni era perfetto nel ruolo di Giovanni Franza in ‘Di padre in figlia’, la serie di successo targata Rai. Ma scommettiamo che sapete ben poco di lui, visto che è riservatissimo…