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Il calvario di Giada era cominciato oltre 30 anni fa, con quella febbre che la colpì da bambina. Poi non si è più ripresa. E se n’è andata senza che nessuno le dicesse il motivo reale del suo dramma

  • Storie

 

Una storia triste e al tempo stesso incredibile: una febbre, una malattia che dura per oltre 30 anni e poi la morte. È il calvario che ha dovuto sopportare la 38enne Giada Gamba, di Sant’Angelo di Piove di Sacco, in Veneto. Fino al terzo anno di vita Giada era una bambina perfettamente sana, poi dopo una vaccinazione fu colpita da un violento attacco febbrile che diede il via alla sua odissea.

Fu ricoverata d’urgenza all’ospedale di Padova con quasi 41 di febbre e le furono riscontrati i sintomi tipici di un collasso cardiaco. Ha rischiato di morire e ci sono voluti tre mesi di rianimazione per scongiurare il pericolo di una fine prematura. I medici sono riusciti a salvarla ma Giada non si è mai ripresa completamente. In quel periodo le diagnosi si sono sprecate senza certezze, dai problemi di natura cardiologica a quelli neurologici. Ma un punto fermo non c’è mai stato. Fino al suo ultimo giorno.

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