Un mese fa il giallo della donna caduta dalla nave mentre era in vacanza sui fiordi. Partita da Amsterdam per una crociera di nove giorni nei mari del Nord Europa, precipitò in mare mentre la nave era attraccata al porto di Flam. Un caso che la polizia norvegese aveva sostanzialmente archiviato per “mancanza di prove”. Troppo deboli le testimonianze, con le immagini che non mostravano altro se non un corpo che cadeva nel vuoto. Ma sul quale ora si aprono nuovi scenari. La donna infatti, una torinese di 57 anni, si è risvegliata dal coma. Un mezzo miracolo per una persona rimasta quasi cinque minuti nell’acqua gelata del fiordo, a una temperatura che non supera i 4 gradi, oltretutto dopo essere volata da un’altezza di 35 metri, con un impatto devastante. A quanto riporta il quotidiano “La Stampa”, le sue prime parole non lasciano spazio a fraintendimenti: “Non volevo uccidermi”. Al punto che gli investigatori hanno deciso di riprendere immediatamente in mano il caso in mano e formulare un’ipotesi agghiacciante: che qualcuno possa averla spinta, forse per tentare di ucciderla. Non ci sono indiziati particolari, almeno a quanto si sa, ma non è chiaro che tutte le voci saranno ascoltate a cominciare dall’uomo che stava viaggiando con lei.
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