L’hanno tenuta segregata in casa come loro personale schiava del sesso per ben 5 anni. E l’incubo per lei è iniziato quando era ancora una ragazzina. Così Rob Johnson di 44 anni e sua moglie Marie Johnson, 43, di Port St. Lucie, in Florida, sono stati arrestati. La presunta vittima sarebbe una ragazzina, accolta appena 13enne dalla coppia di lontani parenti in seguito alla scomparsa della mamma e da allora picchiata e violentata fino all’età adulta. E, follia pura, per giustificare quell’orrore l’uomo avrebbe citato alcuni passi dell’Antico Testamento.
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I due coniugi sono stati liberati l’indomani mattina su cauzione, fissata a 60 mila dollari, come riporta Blitzquotidiano. L’uomo, che era un cugino della madre della ragazza, le avrebbe dato anche un anello che testimoniava come la giovane appartenesse a lui. Secondo la polizia, la folle coppia avrebbe detto alla ragazzina che doveva avere rapporti sessuali con loro per essere accettata nella loro famiglia. Per cinque anni la ragazzina è stata educata in casa e le è stato vietato qualsiasi contatto col mondo esterno. L’avrebbero costretta ad avere rapporti sessuali due volte a settimana fino al compimento del 18esimo anno di età. Poi, finalmente maggiorenne, è riuscita a fuggire dalla casa degli orrori grazie a un biglietto aereo acquistatole dalla nonna.
A raccontarlo alla polizia è stata la stessa giovane, che oggi ha 21 anni e vive in Indiana, dopo essersi confidata con altri sopravvissuti di violenze sessuali. Rob Johnson e sua moglie Marie hanno altri 4 figli, ma nessuno di loro sembra aver mai subito abusi sessuali.
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