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Si sposano a Las Vegas, girano un video ma perdono il cellulare. In poco tempo diventano una ”celebre” coppia del web fin quando non vengono scoperti… (che imbarazzo)

 

Si sono sposati a Las Vegas e hanno filmato un loro rapporto intimo con il cellulare. Ma il telefono è stato perso durante il viaggio di nozze e quel video ha fatto il giro dei siti hard. La storia è quella di Michela Milia e del suo compagno Maurizio, di Millesimo (Savona). Michela Milia, 27 anni, ha denunciato la vicenda alla Polizia postale e non nega nulla di quanto è avvenuto, a cominciare dalla ripresa, risalente a tre anni prima: ”Non ho niente di cui vergognarmi: in quel video privato facevo sesso con mio marito. Semmai è chi ha alimentato quella catena che deve vergognarsi”, ha detto la ragazza a Mauro Camorano del Secolo XIX. I due sono molto conosciuti nella Val Bormida: Michela Milia è titolare di un istituto di bellezza a Millesimo, Olimpo, dove si fanno vari trattamenti fra cui tatuaggi semi permanenti.

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Quando il giornalista accenna al dubbio che quel video fosse stato postato su un sito dalla coppia stessa Michela Milia replica: ”Niente di più falso! Quando mi sono sposata a Las Vegas con il mio compagno abbiamo fatto quelle riprese con un cellulare. Un video esclusivamente privato, di cui non ho niente da vergognarmi. Purtroppo poi il cellulare è andato perso, ma, subito non c’eravamo preoccupati più di tanto”. Qualcuno, però, ha trovato il telefonino, ci ha giocato un po’ e ha scoperto il video dei due sposini, caricandolo su un sito porno internazionale, facendo dei due giovani di Millesimo una coppia di celebrità loro malgrado e a loro insaputa: in tre anni, nonostante la non eccelsa qualità, il video è passato di sito in sito e qualcuno lo ha anche postato su Whatsapp facendolo girare tra amici e conoscenti fin quando un’amica avverte la madre di Michela che chiede spiegazioni alla figlia: ”Fortunatamente mia madre è anche la mia migliore amica e ha capito la situazione di cui sono stata vittima e mi ha sostenuto totalmente, accompagnandomi anche a fare denuncia alla Polizia”, ha concluso Michela.


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