Non bastava aver lasciato a terra 400 mila passeggeri. Oltre alla questione delle cancellazioni dei voli, per via di un’errata valutazione dei riposi che spettano ai piloti, Ryanair da qualche mese è finita al centro delle polemiche per quanto riguarda i target di vendita che devono assicurare gli assistenti di volo. Ogni hostess e steward, si legge nella mail inviata al personale a marzo e pubblicata da ‘The Irish Times’, deve riuscire a vendere “almeno un profumo a testa durante ogni viaggio, un pasto, un prodotto di cibo fresco e 8 gratta e vinci”. Chi non riesce a piazzare i prodotti nella lista deve dare spiegazioni a un supervisore. “Le vendite saranno monitorate attentamente e chi non raggiunge gli obiettivi dovrà spiegare il perché” si legge nel memo. Il quotidiano irlandese, citando un portavoce di Ryanair, appena un mese fa spiegava come l’equipaggio viene costantemente incentivato dalla compagnia a vendere prodotti a bordo. “Quelli con la migliore performance – diceva il portavoce – vengono ricompensati con dei bonus”. (continua dopo la foto)
Una vicenda di qualche mese fa ma che torna a galla in uno dei periodi più bui della compagnia di Micheal O’Leary, costretta a lasciare a terra 400mila passeggeri per “un’errata valutazione dei riposi che spettano ai piloti”, tagliando dai 40 ai 50 voli al giorno per le prossime 6 settimane. Oltre alle ferie da smaltire, peserebbe anche la fuga di centinaia di piloti, che all’aviolinea irlandese avrebbero preferito compagnie concorrenti come Lufthansa, Iag e la low cost Norwegian. Proprio quest’ultima, secondo ‘The Irish Independent’ sarebbe ‘colpevole’ di aver strappato alla cabine di pilotaggio di Ryanair oltre 140 comandanti negli ultimi mesi, che si sarebbero allontanati per andare a caccia di migliori condizioni lavorative. (continua dopo la foto)
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Una sciagura per il numero uno della compagnia irlandese O’Leary, che ha smentito la carenza dei piloti annunciando un “bonus” per i comandanti che rimarranno a bordo. Bonus che secondo ‘The Irish Independent’ ammonterebbe a 10mila euro a pilota. Una corsa inutile, sembrerebbe, visto che ormai il danno è fatto. Anche la Ialpa, l’associazione dei piloti irlandesi non ha usato giri di parole per illustrare il fuggi-fuggi generale dei piloti: nell’ultimo anno, scrive il sindacato in una nota, sono 718 i comandanti che hanno detto bye bye a Ryanair. Numeri che fanno riflettere se paragonati a quelli di cinque anni fa, quando gli adii si assestavano a quota 36.
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