Stop ai buoni pasto utilizzati al supermercato per far spesa. La recente riforma, prevista dalla legge di Stabilità, consegnerà infatti nelle mani dei lavoratori la versione solo in modalità elettronica, fino a massimo 7 euro al giorno, non utilizzabili oltre tale soglia e non spendibili nelle giornate non lavorative. Il nuovo strumento – scrive quotidiano.net – consentirà tecnologicamente di far rispettare pienamente la Legge e ripristinare la natura stessa del servizio sostitutivo di mensa aziendale. Quindi addio a spese al supermercato e in altri esercizi commerciali. Con una politica di defiscalizzazione si arriverà alla fine dei buoni ‘cartacei’ per favorire l’utilizzo di quelli elettronici, più facili da controllare e rintracciare. Prenderà così corpo quanto in realtà vale da sempre. L’onere del controllo dovrebbe restare in capo al datore di lavoro, informato dall’azienda di emissione dei ticket dei movimenti registrati; qualora si rilevassero utilizzi impropri, potrebbe considerarsi reddito l’importo pagato in ticket, con la conseguenza di applicarvi le necessarie trattenute fiscali e via dicendo. Alla fine però a pagare il conto rischiano di essere i consumatori che traevano dai buoni pasto un sollievo al proprio bilancio familiare utilizzandoli (contro la legge, ma con la compiacenza dei supermercati, se cumulati) come valuta per fare la spesa. Le polemiche non mancheranno,
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