Un anno fa una triste notizia scuoteva il mondo di Hollywood: la morte prematura di Robin Williams, 63 anni, trovato impiccato nella sua casa di Tiburon, nella baia di San Francisco. Nell’ultimo anno, la memoria dell’attore, tanto amato dal pubblico, è rimasta viva, non solo grazie ai quattro film usciti postumi, ma anche e soprattutto grazie a decine di manifestazioni spontanee da parte di fan.
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Subito si è parlato di depressione, di vecchi problemi di droga rispuntati all’improvviso, del conto corrente prosciugato a causa del secondo milionario divorzio. ”La sua era una tristezza così profonda diventata impossibile da sanare», dissero alcuni amici. Non una parola di più per rispettare la preghiera della terza moglie del Premio Oscar, Susan Schneider: «Vi prego di rispettare la nostra privacy e soprattutto di ricordare Robin per la sua brillante carriera e per il suo sorriso, non per il modo in cui è morto. Ho perso mio marito e il mio miglior amico, mentre il mondo ha perso un grande attore”.
Mentre la Tv ha già cominciato a riproporre alcune delle pellicole più celebri di Robin Williams, da ”L’attimo fuggente” a ”Patch Adams”, Sky ha deciso di dedicargli addirittura un’intera serata di programmazione speciale.
Addio Robin Williams. Se ne va un genio ribelle