L’estate 2015 per lei è quella della rinascita. Ricordate Lucia Annibali? La sua storia ha sconvolto prima, commosso poi l’Italia intera. L’avvocatessa di Urbino nell’aprile del 2013 è stata sfregiata con dell’acido al volto e alla mano da uno sconosciuto. Poi, le indagini hanno rivelato che il mandante dell’aggressione era il suo ex fidanzato Luca Varani, che non aveva accettato la fine della loro relazione.
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Ebbene, a 28 mesi da quel tragico momento, una delle “riconquiste”, come le chiama lei, è andare, tra pochi giorni, di nuovo al mare con un gruppo di amici. “Sarà la mia prima vacanza da quando sono stata aggredita – racconta a LaPresse con un po’ di emozione l’avvocatessa, in visita a Expo -, noi ustionati abbiamo paura del sole, ma io voglio superare una volta per tutte questo blocco”. Una donna dalla volontà di ferro, divenuta simbolo – suo malgrado – della violenza di genere ma anche della forza di reagire. Lucia, nonostante quattordici operazioni (e non sono ancora finite), porta addosso i segni dell’aggressione: è una donna bellissima, ma al minimo raggio di sole deve indossare grossi occhiali neri perché ha gli occhi ancora sensibili alla luce.
La pelle del volto è ancora irregolare e anche il colorito non è uniforme, ma lei racconta di piacersi così, anche se il volto che ha adesso ha poco in comune con il suo aspetto di prima. La cosa a cui tiene di più è non far passare la sua esperienza come una vicenda soltanto negativa. “La mia storia è molto positiva, invece, per questo è importante farla conoscere – racconta a LaPresse -, anche se parte inizialmente da un fatto molto tragico, molto drammatico. Però in realtà racchiude in sé tanto ottimismo e tanta speranza. La mia esperienza dimostra che anche da una cosa negativa si può arrivare dovunque, se uno lo vuole davvero”.
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