Capita a tutte, è inutile nascondersi dietro un dito, le mestruazioni possono arrivare quando meno te lo aspetti. Magri non si è segnato sul calendario il giorno esatto, o più semplicemente si è dimenticato. Ma quel momento è drammatico. Se la fortuna è dalla nostra, però, abbiamo inserito un assorbente interno. Ma la domanda che tutte si fanno è ‘per quanto tempo lo potrò tenere?’. Soprattutto se siamo in giro (magari al mare) non è semplice trovare un posto adeguato dove sostituire il tampone. Sulle confezioni di norma c’è scritto che non vanno tenuto oltre le otto ore. Ma perché cosa mai succederà? I produttori di assorbenti mettono tutte in guardia: portare un tampone interno per più di otto ore aumenta il rischio di sindrome da shock tossico (TSS). Nel peggiore dei casi la TSS può essere mortale, anche se è un caso estremamente raro. Come ha scritto Jessie Gil per Vice, ogni anno, ne è vittima meno di una persona ogni 100mila, e non tutti i casi sono legati agli assorbenti. Molti anzi derivano da complicazioni di bruciature o altre ferite. Perciò, morire per essersi dimenticate un assorbente è possibile ma altamente improbabile. (continua dopo la foto)

Questo tipo di infezione progredisce in modo lento, quindi con un’adeguata cura di antibiotici il problema si risolve. In ogni caso, chiunque mostri sintomi di TSS dovrebbe immediatamente essere portato in pronto soccorso. Di solito la TSS si manifesta con una febbre improvvisa, mal di gola, dolori muscolari, e rash simili a scottature solari. Possono anche comparire diarrea, nausea, vomito e la pelle può venir via. Se non riceve le cure necessarie, il paziente avrà un calo di pressione, gli organi smetteranno di funzionare, e alla fine mollerà il colpo. Un assorbente interno dimenticato “può essere un campo di coltura per batteri come qualunque altro oggetto lasciato nel corpo per troppo a lungo,” dice Zoe Rodriguez, professoressa di ostetrica, ginecologia e scienze della riproduzione alla Icahn School of Medicine della Mount Sinai di New York. (continua dopo le foto)


{loadposition intext}
Rodriguez aggiunge che non tutti i batteri causano la TSS, ma “se i batteri sono della varietà di staffilococco aureo che ha una particolare tossina, allora la paziente è a rischio”. La dottoressa riconosce che lasciare un assorbente interno inserito per troppo tempo aumenta il rischio di TSS, ma sottolinea che “é rarissimo”. Anche se comunque bisogna stare molto attente e avere cura della propria salute e igiene personale, quello che a tutte il più delle volte sarà capitato – pur indossando un assorbente interno – è di sporcarsi. Oppure di utilizzarne uno troppo grosso rispetto al flusso e di provare un certo fastidio durante la rimozione. Ma se la lubrificazione fisiologica è ok, non dovrebbero esserci rischi. La Rodriguez consiglia di “provare a usare prodotti meno assorbenti per i giorni di flusso più leggero… perché sono i prodotti super assorbenti che ti mettono a rischio di TSS”. Ovviamente, più a lungo l’hai tenuto, maggiore è il rischio di complicazioni. E anche dimenticare un assorbente o “perderlo dentro” non sono cose rare. Spesso chi si trova in queste situazioni ha bisogno di aiuto medico. Non ti vergognare, se ti succede vai dal medico.
Ti potrebbe interessare anche: “Lo ha infilato nella vagina di notte e quando si è risvegliata stava morendo”. Fa una cosa banale, che fanno quasi tutte le donne, ma commette un errore gravissimo e dannoso per la salute. Quello che le è accaduto è orribile