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“È morto!”. Addio a uno dei protagonisti più amati della fiction Il Commissario Montalbano. Il suo un ruolo che ha fatto innamorare tutti gli italiani: il mondo dello spettacolo perde una grande attore

 

I fan del Commissario Montalbano lo conoscono molto bene, ma Marcello Perracchio è stato un attore molto stimato. È morto a Ragusa a 79 anni ed ha raggiunto la notorietà in tutta Italia grazie al ruolo del dottor Pasquano, il brontolone medico legale ideato dalla penna brillante di Andrea Camilleri. Era nato a Modica il 16 gennaio del 1938 e fin da ragazzo ha mostrato una grandissima passione per la recitazione. Protagonista in gioventù, in teatro, con la Piccola Accademia, venne segnalato a Turi Ferro e iniziò da quel momento la sua carriera. Perracchio è stato un punto fermo per il teatro stabile di Catania, ha lavorato a Gibellina per le Orestiadi.Con alle spalle numerose partecipazioni anche sul grande e piccolo schermo, ma è con Il commissario Montalbano che è stato conosciuto a livello internazionale: un singolare, ma acutissimo medico legale, il ‘dottor Pasquano’, con il quale il commissario Montalbano aveva un rapporto di amore e odio. L’attore è spirato circondato dall’affetto dei suoi cari. I funerali saranno celebrati domenica alle 9.30 nella chiesa dei Salesiani in corso Italia a Ragusa. (continua dopo la foto)


Le sue condizioni di salute erano peggiorate negli ultimi tempi ed era stato ricoverato all’ospedale Maggiore di Modica, poi è subentrato il coma e infine il decesso. Attore teatrale di lungo corso, apparteneva a quella vecchia scuola ormai quasi del tutto estinta. Impossibile ricordare tutti i suoi lavori teatrali. Nel cinema era noto per Gente di rispetto, diretto da Luigi Zampa, e poi Pizza Connection, La donna della luna, Il giudice ragazzino. In televisione, oltre che nel Commissario Montalbano, ha recitato ne La Piovra, la “madrina” delle fiction italiane, La voce del sangue, L’onore e il rispetto ed Eroi per caso. Tra i primi colleghi a ricordarlo su Facebook l´attore ragusano Angelo Russo, alias l´imbranato agente Catarella. (continua dopo le foto)

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A Perracchio si deve l’oramai usuale esclamazione “Ma non mi rompa i cabbasisi”. “Non so il perché di tanto successo – aveva dichiarato in precedenza l’attore modicano, che si è fatto le ossa recitando al Teatro Stabile di Catania con Turi Ferro -. Ma di sicuro la costruzione di Montalbano ha un fascino particolare. Camilleri sa intercettare bene le storie e i personaggi che piacciono alla gente dosando magistralmente dramma e divertimento. Nei racconti, scevri da volgarità e cattiveria, c’è il senso di moralità del Commissario insieme con quel filo d’ironia che alleggerisce. Poi si vede che noi attori ci divertiamo in scena, siamo una grande famiglia”.

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