I dati diffusi dalla Banca d’Italia sono allarmanti, forse oltre la normale convinzione della presenza di banconote false. La nostra banca centrale ha reso noto che sono 80.807 le banconote false ritirate solo dall’inizio del 2015. Mai così tante dal 2011, aggiungono da via Nazionale. Per fare un paragone, nei primi sei mesi del 2014 le banconote false ritirate furono “solo” 74.423.
Con 42.760 banconote contraffatte il taglio da 20 euro è di gran lunga quello privilegiato dai falsari; segue il taglio da 50 con 19.885 falsi segnalati. Il 67% delle banconote false è pertanto appannaggio dei tagli da 20 e 50 euro. Sono invece 12.354 i falsi 100 euro ritirati, appena 34 le banconote da 500 euro contraffatte. Rincara la dose il Corriere della sera, secondo il quale il 2015 potrebbe essere l’anno record dei falsi, perché nella seconda parte dell’anno “la produzione dei falsari aumenta. Ma c’è un modo per non farsi gabbare? Il sito Altroconsumo.it, citando la Banca d’Italia, fornisce alcune dritte per riconoscere la banconte false.
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In una banconota autentica, prima di tutto deve essere presente la filigrana: la banda olografica laterale deve ‘luccicare’.
Muovendo la banconota, sul retro, si vede una striscia brillante con il valore della banconota e il simbolo €.
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Il numero in controluce. Se la banconota è autentica, tenendola in controluce si potrà vedere chiaramente la cifra completa.
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Gli elementi in rilievo. Alcuni elementi sono stampati in rilievo. Basta sfiorarli con il polpastrello o sfregarli delicatamente con l’unghia per sentirli.
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Attenti a quegli Euro, sono stati fatti in Cina…