L’immagine più tenera: una bimba con in mano un orsacchiotto in braccio a un uomo. È una delle tante storie delle traversate della speranza. La piccola è sbarcata a Palermo dalla nave Dattilo, che ha portato in salvo 717 migranti, tra cui un gruppo di persone recuperato da un gommone semi-naufragato lo scorso giovedì. Dodici le vittime del naufragio, le cui salme sono state portate a terra, una di queste è la madre della bimba. Sia l’uomo che la bambina sono stati affidati al direttore della Caritas di Palermo, padre Sergio Mattaliano: ”Vista la situazione e il dramma – ha detto – la task force dell’Asp e la prefettura hanno deciso di non fare attendere altro tempo soprattutto alla bimba”.
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I migranti salvati dalla nave Dattilo in varie operazioni di soccorso condotte davanti alle coste libiche sono 662 uomini, 88 donne e 8 bambini per lo più provenienti da Ghana, Gambia, Senegal, Somalia, Sierra Leone, Nigeria, Eritrea. Il naufragio è avvenuto giovedì: secondo i testimoni sul gommone semi-affondato erano stipati in 130 circa con una ventina di taniche di benzina. Le operazioni di soccorso sono state condotte dalla nave Dattilo, dalla nave Corsi e da due motovedette partite da Lampedusa. Le vittime, uomini e donne, sono tutti tra i 18 e i 30 anni.
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