Conclusa con successo dai carabinieri della Compagnia di Saluzzo l’operazione Gemelli, che ha permesso di acciuffare Edmond ed Eduard Trushi, 30 anni, gemelli omozigoti di origine albanese. La coppia diabolica metteva a segno un furto dopo l’altro: orologi costosi, contanti e gioielli nelle case di tutto il centro nord, soprattutto in Toscana e Veneto. Ora, dopo l’arresto, il gip del tribunale di Cuneo Sandro Cavallo ha emesso la misura di custodia cautelare. Nella loro abitazione sono stati trovati 25mila euro in contanti e un ricco bottino in gioielli e preziosi che stava per essere trasferito in Albania, abilmente nascosto sotto strati di guano di piccione.
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Non è stato facile per i militari acchiapparli: Eduard ed Edmond sono identici e nel filmato di sorveglianza che le forze dell’ordine hanno visionato il volto che appariva era sempre lo stesso, ma i colpi erano troppi e troppo consistenti per esser stati messi a segno da una sola persona. Il modus operandi dei ladri: intanto i due intestavano a extracomunitari del Gambia, Mozambico e Pakistan i telefonini che comunque cambiavano di continuo. Poi le tracce del dna. Quando sono stati fermati nell’inverno scorso gli inquirenti hanno analizzato le tracce di sangue lasciate da uno dei due sulla divisa di uno degli agenti ma i codici genetici dei due sono praticamente identici, tranne piccoli dettagli. Ma poi i Ris di Parma sono riusciti a isolare il dna di Eduard, per poi arrivare anche a quello del fratello e così, è proprio il caso di dirlo, hanno preso due piccioni con una fava.
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