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“Ecco chi deve pagare di più”. Bollo auto e moto, nuove (e brutte) notizie sulla tassa che si conferma la più odiata dagli italiani. Cosa cambia e perché

 

La proporzione è semplice, più una macchina è vecchia, più inquina. E più inquina, più costa allo stato in termini energetici (vedi Protocollo di Kyoto e via dicendo). E più costa e più l’utente dovrà pagare proporzionalmente. Tutto torna, il problema è che si tratta della prima volta. Sarà una vera e propria mazzata che colpirà quasi un automobilista su due. È quella che arriverà dalla nuova formulazione del bollo auto, la tassa forse più odiata dagli italiani dopo quella sulla casa. Non più (o non solo) calcolato in base al numero di cavalli fiscali, ma in base a considerazioni ambientali che tengano conto della sua capacità d’inquinare. E si sa che più l’auto è vecchia e più inquina. Per cui l’alternativa sarà tra il cambiare l’auto con una nuova (o più nuova) o accollarsi una tassa circolazione più alta. (Continua dopo la foto)


E’ stato lo stesso ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, a chiarire come la nuova natura del bollo come tassa legata a quanto ogni vettura inquina, sia stata impostata in modo irrevocabile: “Nell’ambito della strategia energetica nazionale il bollo auto sarà rimodulato in rapporto a un rinnovamento del parco vetture che, al momento, vede una quota alta, al 44 per cento, di veicoli inquinanti euro 3”. (Continua dopo le foto)

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Nelle dichiarazioni riportate dal quotidiano Il Tempo, Calenda aggiunge pure che “quella della rottamazione (cioè quella degli incentivi pagati dallo Stato per comprare auto nuove e meno inquinanti, ndr) è un’opzione costosissima” difficilmente replicabile in futuro. Quindi, non resta che pagare o cambiare auto. Sì proprio così, la scelta dovrà essere quella ed è inevitabile: scegliere di continuare a guidare una macchina vecchia con un bollo altissimo, o quella di acquistarne una nuova e pagare meno. Quale la più conveniente? Beh dipende dal costo del bollo!

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