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Tasi e Imu, il 16 giugno arriva il Tax Day sulla casa: ecco come si pagano

 

Partito il conto alla rovescia per il primo appuntamento dell’anno con le tasse sulla casa. Entro il 16 giugno infatti proprietari e inquilini dovranno versare la prima rata di Tasi e Imu. Le casse comunali, ha calcolato la Cgia di Mestre, in questo modo si rimpingueranno di 2,3 miliardi di euro. La Tasi la deve pagare chiunque possieda o comunque detenga un immobile adibito ad abitazione principale; sugli altri immobili, invece, si somma all’Imu.

Lo Stato ha fissato le aliquote minime e massime applicabili, lasciando poi libertà alle amministrazioni comunali nel fissare sconti e agevolazioni. La base imponibile per il calcolo della Tasi è la stessa utilizzata per l’Imu: bisogna quindi rivalutare del 5% la rendita catastale e moltiplicarla per 160.

 

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Le rate sono due, scadono il 16 giugno e il 16 dicembre. Nell’acconto che si pagherà a breve basterà versare il 50% di quanto pagato nel 2014, tenendo conto delle aliquote e delle detrazioni applicabili . Non tutti i Comuni hanno infatti pubblicato le delibere con le nuove aliquote, c’è tempo fino al prossimo 28 ottobre. Il conguaglio in base alle novità disposte dalle amministrazioni verrà dunque effettuato con la rata di dicembre. Si può pagare sia alla Posta che in banca, con bollettino di conto corrente postale o con modello F24. Chi non riuscirà a pagare in tempo entro il 16 di questo mese, potrà farlo anche con qualche giorno di ritardo pagando però una soprattassa minima.

Ecco i dettagli:

Abitazione principale: l’aliquota minima è dello 1 per mille, quella massima può arrivare allo 2,5 per mille. I Comuni possono alzarla di un ulteriore 0,8 per mille, riconoscendo però detrazioni a favore delle famiglie numerose o delle fasce più deboli della popolazione.

Seconde case: si potrà arrivare all’11,4 per mille complessivo. Su seconde case e tutti gli altri fabbricati come uffici, negozi, e capannoni, si pagano sia l’Imu che la Tasi.

Immobili di lusso: Le 73mila case accatastate nelle categorie di pregio continueranno a pagare l’Imu anche sulla prima casa, con un’aliquota massima del 6 per mille. Su queste case si pagherà anche la Tasi, ma il totale di Imu e Tasi non potrà superare il 6,8 per mille.

Immobili in affitto: Anche in questo caso si pagherà sia l’Imu che la Tasi con il limite massimo dell’11,4 per mille. L’Imu verrà pagata per intero dal proprietario, mentre la Tasi anche dall’inquilino: quest’ultimo dovrà versarne una quota compresa tra il 10% e il 30% a seconda della delibera comunale.

 


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