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“Addio alle monete da uno e due centesimi”. È rivoluzione in Italia e in molti dicono: “Finalmente!”. Ecco quando succederà e cosa dovrete fare per arrivarci pronti senza rimetterci

 

Qualcuno dirà: “Finalmente!”. Addio, a partire dal primo gennaio 2018, alle monete da 1 e 2 centesimi. È quanto propone un emendamento del Pd alla manovra-bis (primo firmatario Boccadutri), in cui si specifica che il risparmio derivante dallo stop al conio è destinato al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato. “Con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, da adottarsi entro il primo settembre 2017, – si legge – si stabiliscono le modalità attraverso cui i pagamenti effettuati in contanti sono arrotondati nel periodo di sospensione”. Stretta anche contro l’evasione del bollo auto. Gli uffici del dipartimento dei Trasporti e le autofficine autorizzate a fare la revisione dovranno controllare che i proprietari dei veicoli abbiano sempre pagato tassa di proprietà e tassa di circolazione del proprio mezzo e che non sia sottoposto a fermo amministrativo. Lo prevede un emendamento alla manovra-bis presentato dal Pd, primo firmatario Francesco Ribaudo. In caso di mancato pagamento, non è possibile procedere con la revisione del veicolo ed il proprietario è obbligato ad effettuare i pagamenti mancanti. (Continua a leggere dopo la foto)


Abbassare al 4% l’aliquota per i prodotti dell’infanzia: da pannolini a box, da seggiolini a biberon. È la proposta avanzata da Fratelli d’Italia e Sinistra Italiana in due distinti emendamenti alla manovra-bis. Nell’emendamento di Si si chiede un’aliquota agevolata anche per “pannolini riciclabili, latte speciale o vegetale per allergici o intolleranti, prodotti alimentari destinati ai bambini da 0 a 3 anni, prodotti per l’igiene neonatale e per allergici e intolleranti”. applicare, in modo certo e definitivo, l’Iva al 4% anche ai pani speciali, contenenti «gli zuccheri già previsti dalla legge, ovvero destrosio e saccarosio, i grassi e gli oli alimentari industriali ammessi dalla legge, cereali interi o in granella e semi, e semi oleosi, erbe aromatiche e spezie di uso comune». È l’obiettivo degli emendamenti alla manovra presentati separatamente da Pd (primo firmatario Fiorio), Sc e Lega, che puntano a fare chiarezza sull’aliquota da applicare a nuovi prodotti della panificazione o sostitutivi del pane. (Continua a leggere dopo la foto)

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Applicare, in modo certo e definitivo, l’Iva al 4% anche ai pani speciali, contenenti «gli zuccheri già previsti dalla legge, ovvero destrosio e saccarosio, i grassi e gli oli alimentari industriali ammessi dalla legge, cereali interi o in granella e semi, e semi oleosi, erbe aromatiche e spezie di uso comune». È l’obiettivo degli emendamenti alla manovra presentati separatamente da Pd (primo firmatario Fiorio), Sc e Lega, che puntano a fare chiarezza sull’aliquota da applicare a nuovi prodotti della panificazione o sostitutivi del pane.

 

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