Inizia oggi in Commissione Trasporti l’esame del decreto-legge n. 55 del 2017, con cui il Governo stabilisce le ‘Misure urgenti per assicurare la continuità del servizio svolto da Alitalia S.p.A.’, dopo aver nominato un collegio commissariale composto da Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari. Nello specifico, il provvedimento prevede la concessione di un finanziamento di 600 milioni di euro, il cosidetto prestito ponte della durata di 6 mesi “da utilizzare per le indilazionabili esigenze gestionali della società “. L’obiettivo è proprio quello di garantire continuità aziendale assicurando i servizi fondamentali e i diritti di coloro che hanno già acquistato i biglietti. Alitalia ha “4,9 milioni di prenotazioni in piedi e trasporta 2 milioni di passeggeri al mese”, ha spiegato il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, sottolineando con questi numeri gli “impatti pesantissimi” che avrebbe comportato la scelta di lasciare a terra gli aerei della compagnia. Ma non c’è solo la regolare programmazione dei voli in gioco nell’ennesima crisi di Alitalia. (Continua dopo la foto)
Ancora più incerto è il futuro dei dipendenti, con il rischio di ulteriori esuberi e taglio degli stipendi. “Il tema è stato rinviato e non eliminato”, ha spiegato il neo commissario di Alitalia, Luigi Gubitosi, rispondendo a chi gli chiede se la soluzione che si profila possa essere peggiore rispetto a quella prevista dal piano bocciato dal referendum dei lavoratori. La soluzione non sarà “indolore”, ha aggiunto il top manager, ponendo l’accento sulla necessità di “lavorare subito sul clima interno ricreando fiducia tra i lavoratori”. (Continua dopo le foto)
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Dipende tutto da come verrà gestita la situazione dal collegio commissariale e dai tempi necessari per poter aprire ai potenziali acquirenti. L’orizzonte di più lungo termine è infatti quello di arrivare al matrimonio con una compagnia aerea. Ma “se si vuole un partner”, sottolinea Gubitosi, “l’azienda deve essere appetibile, efficiente, deve essere un’azienda che vola”. Ciò vuol dire, in pratica, che la compagnia deve avere un bilancio sostenibile, con tutti i capitoli di spesa sotto controllo, a partire da quello del personale. Oltre alla revisione dei contratti in essere e il rilancio industriale della compagnia è dunque necessario toccare il nodo del costo del lavoro, uno dei temi più delicati al momento sul tavolo. Per questo motivo i tre commissari straordinari di Alitalia hanno convocato i sindacati per il 10 maggio prossimo. Un incontro urgente durante il quale le sigle sindacali intendono chiedere l’eliminazione degli sprechi per evitare i tagli del personale.
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