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“È morto Robert Pirsig”. Letteratura in lutto. E pensare che il suo romanzo, diventato un bestseller, fu scartato da 121 editori. Il successo, il suo libro ‘on the road’ più famoso e la tragedia di quel figlio che vivrà sempre nel suo scritto

 

Mondo della letteratura in lutto: addio a Robert M. Pirsig, autore del bestseller ‘Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta’. Aveva 88 anni, era originario del Minnesota e si è spento ieri, “dopo una lunga malattia” come ha fatto sapere il suo editore, nella casa di South Berwick, Maine, in cui aveva vissuto per 30 anni. Come ricorda il quotidiano Repubblica, la sua opera, poi stampata nel 1974 da William Morrow, era stata respinta da 121 editori. Che non ci avevano visto lungo, evidentemente, visto che poi quel romanzo “vagamente autobiografico” è diventato un classico della filosofia popolare. Più famoso dello stesso Pirsig. “Vagamente autobiografico” perché è la cronaca di un viaggio in moto di un padre col proprio figlio. Ovvero l’autore e il figlio 12enne Chris. I due attraversano in moto gli Stati Uniti, dal Minnesota alla California, negli anni Sessanta. Fanno da corollario al viaggio descrizioni accuratissime e digressioni di carattere filosofiche. D’altronde Pirsig era un viaggiatore appassionato e anche un ex studente di filosofia. (Continua a leggere dopo la foto)


Come detto, il romanzo fu ‘rimbalzato’ da più di cento editori americani fin quando non finì tra le mani di Morrow. Fu un successo immenso: ‘Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta’ vendette oltre 5 milioni di copie. Appassionò i motociclisti ma non solo perché l’autore, in quel viaggio a due, indagava anche sui valori del suo tempo, raccontando anche la storia di un rapporto tra padre e figlio. (Continua dopo la foto)

 

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Per dare un’idea del successo e il plauso della critica che ebbe il romanzo di Pirsig, il New Yorker arrivò a paragonarlo a Moby Dick di Melville. Il figlio Chris, come detto, nel libro è il co-protagonista. Cinque anni dopo l’uscita del romanzo rimase ucciso in una rapina e il padre, nelle edizioni successive, inserì un’appendice dedicata a lui. In una intervista al Guardian datata 2006, rivelò: “Una volta Chris mi disse: ‘Papà, sono stato bene in quel viaggio’. Ma era falso. Ci sono cose di cui non posso ancora parlare”. Quasi vent’anni dopo, Pirsig ha pubblicato il seguito della storia nel libro ‘Lila: un’indagine sulla morale’.

”È morto”. Il mondo della cultura è in lutto. Se n’è andato un grandissimo, le sue opere gli hanno permesso di vincere uno dei premi più ambiti: l’annuncio della famiglia

 

 


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