La scuola italiana prova a cambiare. Servono schemi più moderni, rapidità nelle decisioni, maggiore autonomia, più spazio al merito. E, soprattutto, occorre rendere meno precario il ruolo dell’insegnante, a qualsiasi livello e grado. Questi sono gli undici punti che cambieranno la nostra scuola.
1 – Allargamento dell’organico di diritto e la definizione di quello funzionale inteso come una batteria di professori senza cattedra a disposizione di una rete di più scuole vicine sul territorio per coprire posti vacanti, spezzoni e buchi che altrimenti verrebbero assegnati ogni volta a un docente diverso
2 – Superamento delle supplenze brevi
3 – Ampliamento delle classi di concorso e le regole per la mobilità geografica degli insegnanti
4 – La nuova procedura di abilitazione dei docenti
5 – Ripensamento dello stato giuridico del docente con riferimento a quelli che nel documento vengono definiti come gli scatti di competenza legati alla valutazione e alla valorizzazione delle competenze didattiche dei docenti
6 – Risorse per il fondo per il miglioramento dell’offerta formativa
7 – Rafforzamento del ruolo dei presidi con maggiore autonomia delle scuole
8 – Nuove competenze dei ragazzi
9 – Regole per l’ingresso dei privati nelle scuole
10 – Semplificazione delle regole per la procedura di alternanza scuola-lavoro
11 – Revisione delle procedure amministrative potenziando la digitalizzazione degli uffici e delle segreterie.