“Non volevo ucciderla ma mi aveva ferita troppo”. Jessica Michelle Ewing, 24 anni della Virginia, ha tentato di giustificare al Daily Star l’omicidio della compagna Samanata Shrestha, 21enne. I fatti risalgono al 2014 ma ora è arrivata la sentenza: l’assassina dovrà scontare 45 anni di carcere per aver strangolato l’amica mentre facevano sesso. “Si è trattato di un incidente”, ha ripetuto alla Corte. Ma i giudici l’hanno condannata.
Jessica aveva iniziato una relazione con l’amica di sempre Samanata. Dopo qualche tempo però la sua compagna le ha confessato che il suo era stato solo un desiderio di sperimentazione, che voleva scoprire nuovi aspetti della sua sessualità e che in realtà non sentiva di essere gay. Lei allora, presa dalla rabbia e ferita dalla donna che amava, l’ha strangolata nel letto. La ragazza ha ammesso di aver pensato a bruciare il cadavere della compagna dopo essersi resa conto di quanto era accaduto, ma terrorizzata è fuggita.
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