Insieme da cinquant’anni con suo marito, Orietta Berti ha festeggiato in televisione, raccontando a Verissimo la sua lunga storia d’amore. Condendola con episodi finora non conosciuti, a cominciare da Albano, che ha doppiato il filmino del suo matrimonio. Osvaldo, si chiama così la sua dolce metà. Le ha fatto un regalo speciale per il loro mezzo secolo insieme. “Mi ha regalato una statua che rappresenta la dea della guerra, Minerva. Lui dice sempre che sono una guerriera”. Esiste una ricetta per un matrimonio così lungo. La sincerità. “Noi abbiamo puntato tutto su questo. Mai avere rimorsi e rancori. Abbiamo avuto anche noi i nostri alti e bassi, dei bisticci per livellare le nostre due personalità. E’ bene nella vita capire il proprio partner e delle volte essere un po’ elastici”. E non ha mai ceduto a tentazioni. Negli anni, di corteggiatori ne ha avuti, ricorda la cantante, come Teo Teocoli. “Alloggiavo in un convento di suore – racconta Orietta Berti – perché ero minorenne”. (Continua a leggere dopo la foto)
E sua madre molto apprensiva: “Mia mamma si raccomandò con i dirigenti della casa discografica. Potevo rientrare la sera alle 5 e mezza, dal momento che alle 6 e mezza c’era la cena. Avevo come corteggiatore Teo Teocoli. Non amava tanto che ci fosse questo coprifuoco. Ci trovavamo sempre sotto la galleria, dove c’erano giovani autori e cantanti, e venivano anche alcuni produttori che ti facevano ascoltare delle canzoni sperando che le incidessi”. Il matrimonio e poi un viaggio di nozze sui generis. (Continua a leggere dopo le foto)
{loadposition intext} “Appena sposata ho fatto la luna di miele in America con Claudio Villa – racconta ancora Orietta Berti – siamo stati lì un mese e mezzo. Lui mi ha fatto da Cicerone perché era stato tante volte”. Mentre oggi la vita della cantante è un po’ diversa rispetto al passato. “Dormo due ore per notte. Faccio i lavori che dovrei fare di giorno. Studio, leggo, faccio il ragù, a volte pure i biscotti. La mia vita è notturna. Io non dormo mai. Per me andare in discoteca è come andare a far la spesa. Alle sei del mattino sono più sveglia io, di un ragazzo di 16 anni”. E un sogno: “Mi piacerebbe molto diventare nonna, ma secondo me non c’è nessun segnale ancora”.
