Dai medici agli chef, dai contabili ai professionisti dell’IT. Ecco le dieci categorie che le aziende italiane cercano ma non riescono a reperire sul mercato. È la fotografia che ha scattato Talent Shortage 2015, l’indagine annuale condotta da ManpowerGroup su 41mila responsabili di risorse umane di 42 Paesi.
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![](https://www.caffeinamagazine.it/wp-content/uploads/2015/05/colloqui-ret.jpg?x87950)
”Dall’indagine si evince come i posti di lavoro maggiormente disponibili siano proprio quelli non facilmente sostituibili dalla tecnologia – ha commentato Stefano Scabbio – presidente Area Mediterranea ManpowerGroup – Rispetto al passato, però le competenze richieste dalle aziende stanno diventando sempre più elevate. Per competere sul mercato del lavoro sarà necessario quindi quel giusto mix di conoscenze tecniche (hard skills) e competenze trasversali (soft skills)”.
Tuttavia l’Italia non è il solo Paese che si trova in questa situazione. Infatti a livello mondiale il 38% delle imprese evidenzia problemi nella ricerca di lavoratori. Punte massime rispetto al 2014 si registrano in Giappone (83%), Perù (68%), Hong Kong (65%), Brasile (61%) e Romania (61%) soprattutto per chef, pasticceri, macellai, meccanici e elettricisti.
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