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“Ma che ti è successo?”. Impossibile riconoscerla, era una delle attrici più belle e di successo di sempre, ma la vita le ha presentato un conto salato: la malattia, poi il vortice dell’alcol che l’hanno devastata. Eppure un tempo, era molto diversa

All’inizio degli anni ’80 era tra le dive più amate e belle di Hollywood, da sex symbol in Brivido caldo a moglie decisa e vendicativa in La guerra dei Roses, Kathleen Turner ha fatto girare la testa a parecchi uomini. Poi il suo destino ha preso una piega diversa e sono cominciate delle tragedie che l’hanno molto segnata: “A volte penso di essere la donna che visse due volte. Almeno così mi definiscono in molti”. Oltrepassati i 60 anni, l’attrice continua a dividersi tra cinema e teatro e se sul grande schermo ha preso parte a Scemo e più scemo 2, accanto a Jim Carrey. “Sui media mi descrivono così per sintetizzare i diversi ‘passaggi’ della mia carriera, ma anche della mia vita. Credo, tuttavia, che la vita sia una sola: ricca di sorprese e pronta ai cambiamenti. Non potevo certo restare per tutta la vita la ragazza sexy dei primi film, ma il cinema riesce sempre a rinnovarmi”. Donna spiritosa, figlia di diplomatici, dall’educazione cosmopolita, Kathleen Turner vanta un curriculum professionale quanto mai variegato. (Continua a leggere dopo la foto)


L’attrice è stata protagonista di alcuni film che hanno segnato gli anni Ottanta, come Brivido caldo di Lawrence Kasdan, L’onore dei Prizzi di John Huston o Peggy Sue si è sposata di Francis Coppola. Kathleen Turner ha scritto anche un libro di memorie, “ma non perché sia così vecchia. Sono nata nel 1954 e non faccio mistero della mia età”. Nella vita reale Kathleen ha avuto due mariti, un figlio e ha sempre tenuto per sé il suo privato. “Quel film con Michael Douglas, su una coppia scoppiata, mi ha insegnato una cosa: che è bene tenere sempre un fascio di rose fresche sul tavolo, senza pensare che possono appassire”. 

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La vita dell’attrice ha avuto anche momenti molto difficili: “Ho dovuto affrontare periodi duri per una brutta forma di artrite reumatoide e ho vinto la battaglia contro una nemica di nome bottiglia. La mia massima è: la vita è un dono”. Caparbia e ottimista, non ha esitato a rilanciarsi anche a teatro. “Eppure all’inizio erano in molti a dirmi che sbagliavo”. “A quanti ricordano di me solo la donna sexy e fatale, dico che anche quella donna ha sempre continuato a cercare la propria verità, senza conformismi e ipocrisie”.

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