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Dalida, la grande diva morta suicida. Una vita tormentata quella della cantante, piena di successi ma anche di drammi immensi. Ecco tutto quello che non sapete sull’artista che ha lasciato un segno indelebile nella musica

 

Raiuno ha di nuovo omaggiato Dalida con un film omonimo a lei dedicato. Dopo Sabrina Ferilli, a interpretare la grande diva è stata Sveva Alviti e nel cast abbiamo ritrovato anche Riccardo Scamarcio nei panni del fratello dell’artista e Alessandro Borghi in quelli di Luigi Tenco. Il film, diretto dalla regista Liza Azuelos, ha ripercorso la vita di Dalida, al secolo Yolanda Cristina Gigliotti, e il pubblico ha così avuto modo di conoscere meglio la donna che ha segnato il panorama musicale italiano e internazionale. Era la seconda di tre fratelli, è nata il 17 gennaio del 1933 dopo Orlando e prima di Bruno da genitori italiani trasferitisi poi in Egitto. Respira aria di arte sin da piccola: papà è il primo violino all’Opera de Il Cairo e non stupisce che la piccola Yolanda sognasse il mondo dello spettacolo. Anno 1954: partecipa a Miss Egitto, vince e nonostante la famiglia sia contraria si trasferisce a Parigi per cercare fortuna. Da qui inizia la sua carriera nel cinema ma non prima di cambiare il suo nome in Dalila, preso in prestito dal film Sansone e Dalila. Sarà lo scrittore Albert Machard, poco dopo, a consigliarle di cambiare la seconda ‘l’ in ‘d come Dio Padre’. Così Dalila diventa Dalida. (Continua a leggere dopo la foto)


Fatica, però, a entrare nel mondo del cinema francese e così inizia a prendere lezioni di canto. Nel 1957 registra il primo album ‘Son nom est Dalida’. Il singolo Bambino diventa disco d’oro. Dalida si esibisce all’Olympia e apre lo spettacolo di Charles Aznavour. Un successone: il pubblico la ama, arrivano i riconoscimenti e Dalida si ritrova in testa alle hit parade. La vita sentimentale, invece, è molto più faticosa. Nel 1961 sposa Lucien Morisse, direttore artistico di Europe1 che aveva dato un forte impulso alla sua carriera. Il matrimonio non va, lui è concentrato sul lavoro, lei è stanca. Incontra Jean Sobieski e se ne innamora, quindi divorzia ma poi si prende una pausa anche dal pittore.

Negli anni ’60 scoppia la passione con Alain Delon. Ma tornando alla carriera, è l’incontro con Luigi Tenco che la segna per sempre. Lo conosce nel 1966 tramite la casa discografica RCA. Lei si prepara a partecipare al Festival di Sanremo e lui scrive una canzone per lei. Nel 1967 decidono di partecipare insieme con ‘Ciao amore‘. C’è una pressione mediatica fortissima su di loro, si parla anche di una relazione, mai confermata dai due. Il loro brano viene eliminato e Tenco, dopo un’aspra polemica contro il Festival, si toglie la vita. È proprio Dalida una dei prima a trovare il suo corpo. Una perdita che cambia la vita di Dalida, ribattezzata dalla stampa Santa Dalida.

(Continua a leggere dopo le foto)

È in cerca di equilibrio la cantante, si dà allo yoga e ai viaggi in India. Le sue canzoni adesso devono avere un certo spessore. Altro dramma: nel 1970 il suo ex marito, con cui aveva ottimi rapporti, si suicida. Sarà la relazione con Richard Chanfray a restituirle la gioia di vivere. La carriera, invece, prosegue a gonfie vele. Dalida si impone anch nella musica disco e sfonda anche in America. Nel 1981, però, rompe col suo compagno che, due anni più tardi, decide di togliersi la vita. L’equilibrio di Dalida, ormai, è compromesso per sempre. Si sente sola e un fallimento, è stanca. Il 2 maggio del 1987 la fine: si imbottisce di farmaci e si addormenta per sempre. In un biglietto la sua disperazione: ”Perdonatemi, la vita mi è insopportabile”.

Anni fa, durante lo speciale Dalida, Amore mio, condotto da Paolo Limiti, il fratello della grande artista raccontava le sue ultime ore di vita: ”Annunciò alla servitù che quella sera sarebbe andata a teatro e per essere sicura che anche la fedele governante Jacqueline, si prendesse una serata di libertà, Dalida l’ accompagnò personalmente a casa. Poi tornò a piedi. Salì in camera sua e per la prima volta, si è addormentata dopo aver spento le luci. Dalida aveva il terrore di dormire al buio e non l’aveva mai fatto. Yolanda ha voluto uccidere Dalida perché il conflitto tra la donna e l’artista era ormai insaziabile. Dalida aveva tutto, il successo, la ricchezza. Yolanda invece era rimasta sola, senza un uomo e senza figli. Insomma, senza una famiglia e senza affetti”, conclude.

“Luigi Tenco è stato ammazzato, altro che suicidio. Ed ecco perché lo hanno fatto fuori”. Choc in diretta tv. A 50 anni dalla drammatica scomparsa dello storico cantautore, arriva una rivelazione a sorpresa sulla sua morte


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