Mika si apre in una lunga intervista a Vanity Fair, ripercorrendo il tragico incidente della sorella Paloma, sopravvissuta dopo un mese di terapia intensiva, accaduto nel 2014 nel suo appartamento di Kensington, Londra. La ragazza, all’epoca dei fatti 28enne, finì all’ospedale in gravissime condizioni dopo essere caduta dalla finestra della sua casa. Finì infilzata nella ringhiera del giardino e operata per via delle numerose lesioni che riportò nella caduta. “Una sua amica bussò alla mia porta alle quattro del mattino. – racconta il cantante a Vanity Fair – Mi disse che mia sorella era precipitata dalla finestra del suo appartamento. Ero in boxer e T-shirt, corsi fuori, senza vestiti, senza scarpe. La polizia mi bloccò. Mi dissero che potevo scegliere: aspettare che arrivasse l’ambulanza o andare da lei subito. Pensai che dovevo vedere con i miei occhi che cosa era successo per poter affrontare la situazione. Da allora non sopporto le persone che bussano. Fuori dal mio camerino c’è sempre un cartello: ‘Non bussate'”. “Come ho reagito a quello che ero successo?”, si domanda poi. “All’inizio in maniera razionale: ho cancellato tutti i miei impegni di lavoro per rimanere vicino a lei. Poi, appena ho saputo che non era in pericolo di vita, sono scappato. Ho preso un volo per Montréal. La prima notte che trascorsi là scrissi Underwater, il giorno dopo Origin Of Love. Non sapevo che cosa avrei fatto dopo”.
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