Un matrimonio col botto. E tragedia. Forse perché, secondo lui (il padre dello sposo), quelle nozze non andavano celebrate e ha espresso il suo pensiero in un modo drammatico. I fatti a Martonos, località nel nord della Serbia. All’indomani del “sì”, proprio nel pieno dei festeggiamenti, ha preso un fucile da caccia, è andato a casa della famiglia della sua nuova nuora dove era in corso la festa e ha fatto una strage. Il bilancio è drammatico: morte sei persone, tra le quali sua moglie, i suoceri, la sposa del figlio e i suoi nuovi consuoceri. Poi si ammazza anche lui.
Per la stampa locale il pluriomicida aveva addirittura fatto da testimone a quel matrimonio che, evidentemente, proprio non approvava e che gli ha fatto scattare la furia omicida.
Secondo l’edizione online del quotidiano belgradese Blic, Rade Sefer (55 anni) era ancora sotto gli effetti dell’alcol: il giorno precedente alla festa nuziale aveva bevuto molto. Domenica mattina si è recato col fucile da caccia a casa della sposa dove in Serbia per consuetudine ci si riunisce il giorno dopo il matrimonio e ha aperto il fuoco all’impazzata. E così sono rimasti uccisi sul colpo sua moglie (47 anni), che era invece favorevole al matrimonio del figlio, i genitori della moglie di 74 e 68 anni, la sposa di 25 anni, i genitori della sposa di 52 e 43 anni. Dopo aver compiuto la strage, l’uomo si è suicidato.
Matrimonio tra le meraviglie del mare, dire di “sì” tra squali e delfini
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