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“Basta, adesso mollo tutto e me ne vado!”. Dì la verità, quante volte lo ha pensato? Eppure c’è quella cosa a cui non ha pensato che è a portata di mano ed è semplicissima. Ecco, quando leggerai ti dirai: “quanto sono stata sciocca”

 

“Basta, adesso mollo tutto e me ne vado!”. Quante volte abbiamo detto, o forse solo pensato, questa frase. Ci sono momenti della vita in cui arriva una stanchezza profonda che però ci induce a pensare in modo diverso. Solo che trovare la strada giusta non è facile. Proprio per questo sembra quasi un’illuminazione la risposta, riportata dall’Huffinghton Post, data dalla giornalista Heidi Priebe sul sito thoughtcatalog.com che in un blog dice che questi momenti possono essere semplicemente “assecondati”, vissuti, capiti: “So cosa vuol dire sentirsi stanco – e non solo in senso fisico. Il mondo in cui viviamo è un luogo estenuante. È usurante. È ingrato. È una ricerca senza fine e poco gratificante. Sei stanco, semplicemente perché ci vivi. Sei stanco di amare troppo, di preoccuparti troppo, dando troppo ad un mondo che non dà mai nulla in cambio. Sei stanco di investire in esiti indefiniti. Sei stanco delle incertezze”. Ebbene, non è una questione di “carattere”, ma è la vita che delle volte ferisce e il dolore che si prova può rallentare il nostro cammino. (Continua a leggere dopo la foto)


“La verità è che siamo tutti stanchi – prosegue Heidi – ognuno di noi. Da una certa età in poi, non siamo altro che un esercito di cuori spezzati e di anime dolenti, alla disperata ricerca di realizzazione. Vogliamo di più, ma siamo troppo stanchi per chiederlo. Siamo stufi di dove siamo, ma siamo troppo spaventati per ricominciare. Abbiamo bisogno di rischiare, ma abbiamo paura di guardare crollare tutto ciò che ci circonda. Dopo tutto, non siamo sicuri di quante volte saremo in grado di ricominciare da capo”. Ma è proprio in questi momenti che non bisogna mollare, ma neanche pretendere, ci consiglia la giornalista, di ottenere subito dei risultati. Perché questo è il fallimento più grande che ci fa perseverare in questo senso di cronica stanchezza: l’insoddisfazione da mancata realizzazione immediata.

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“Tutti noi ci scoraggiamo. Ma dobbiamo lavorare su questi sentimenti. Solo perché sei logoro e insoddisfatto della vita che stai vivendo non significa che non stai facendo un cambiamento. Ogni persona che abbia mai ammirato ha avuto momenti in cui si è sentita sconfitta nel perseguimento dei suoi sogni. Ma questo non le ha impedito di raggiungerli. Alcune cose nella vita accadono in silenzio. Accadono lentamente. Accadono a causa delle piccole scelte attente che facciamo tutti i giorni, che ci trasformano in versioni migliori di noi stessi. Dobbiamo lasciarci il tempo che quelle alterazioni accadano. Per vederle evolvere”, dice la giornalista. Perciò, conclude, “quando sei stanco, vai piano. Vai adagio. Procedi timidamente. Ma non fermarti. […] Sei stanco perché stai facendo un cambiamento. […] Sei stanco perché stai crescendo. E un giorno quella crescita cederà il passo al rinnovamento di cui hai bisogno”.

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