Per molti della generazione maschile anni ’80 era un punto di riferimento. Uno di quegli appuntamenti fissi da non perdere. Uno di quelli che aumentava drasticamente la vendita delle guide tv. Si chiamava “Colpo Grosso”, alla guida un paffuto e baffuto Umberto Smaila. E poi c’erano loro, le ragazze cin cin. “Era un programma nazionalpopolare, digeribile per tutti. Lo guardavano i nipoti, la mamma, il nonno, e poi l’unica alternativa era il Maurizio Costanzo Show. A distanza di trent’anni dalla prima messa in onda Umberto Smaila ricorda in un’intervista a Il Giorno quel programma cult. Veniva visto oltre che da moltissimi italiani anche da molti stranieri: celebre è l’episodio in cui Ronald Reagan, l’allora presidente degli Stati Uniti, citò Colpo Grosso al Congresso come esempio di corruzione dei costumi americani. Ricorda Smaila: “Io non ne sapevo niente, ma un giorno nei corridoi di Mediaset incontrai Mike Bongiorno che mi disse: Hai fatto arrabbiare Raegan, cosa hai combinato?”. (Continua dopo la foto)
Ma Raegan non è l’unico personaggio storico: Gorbaciov, durante la sua visita a Roma, vide la trasmissione in tv e chiamò addirittura la propria delegazione per guardarlo tutti insieme, e alla fine si portarono a casa pure le cassette. Il Saturday Night Live, il famoso programma di cabaret newyorkese, mandò una troupe per farci un servizio. All’inizio degli anni novanta Colpo Grosso era sulla cresta dell’onda: “Gheddafi minacciò di lanciare missili su Lampedusa perché i libici di notte orientavano le antenne verso l’Italia per captare Colpo Grosso, e lo stesso facevano gli albanesi di Enver Hoxha”.
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E le ragazze Cin Cin? Smaila vuole una volta per tutte a smentire le numerose voci che lo volevano protagonista di diversi rapporti sessuali con le soubrette del programma. “Non c’era tempo di aver quasi nessun rapporto. Si registravano 4 o 5 puntate al giorno, da un’ora ciascuna. Era una catena di montaggio, perdoni il gioco di parole”, conclude il presentatore.