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Assenza per malattia e visite fiscali, cambia tutto. Nuove regole (molto rigide) anche per i controlli

 

Assenze per malattia, da sempre una piaga nella pubblica amministrazione. E così la riforma della Pa punta al cambio di passo nei controlli per fare chiarezza sulla “malattia” dei lavoratori. Per la stretta, arriva un polo unico della medicina fiscale in capo all’Inps, che si occuperà di statali e non solo di privati. Nel decreto Madia sarà sancita la novità con l’obiettivo di rafforzare l’efficacia degli accertamenti grazie al ‘cervellone’ informatico dell’Istituto della previdenza, che permette di fare verifiche mirate. Sarà assicurata continuità professionale ai 1.300 medici inseriti nelle liste speciali per le visite fiscali, con un rafforzamento del regime di convenzione per i ‘camici bianchi’ deputati agli accertamenti, in modo da garantire maggiore specializzazione e l’attività in via esclusiva. Queste le novità in arrivo con il decreto che, attuando la riforma della Pa, cerca di stringere le maglie dei controlli e affianca gli altri provvedimenti contro i “furbetti” del weekend lungo e gli assenteisti. L’idea di ricorrere al polo unico modificherà, dunque, il meccanismo attuale che prevede per i dipendenti pubblici il controllo da parte delle Asl. Ma qualcosa non ha funzionato e infatti già la delega Madia, da cui discende il decreto in arrivo per metà febbraio, ha previsto un cambio. (continua dopo la foto)


Risorse e competenze saranno trasferite all’Inps (e potrebbe anche esserci un piccolo potenziamento delle disponibilità). Ci saranno nuovi criteri attraverso cui svolgere gli accertamenti sulle malattie, tra le novità la possibilità di tornare a controllare, con verifiche ripetute. Le fasce orarie di reperibilità, in cui farsi trovare a casa, dovranno essere armonizzate (attualmente le ore giornaliere sono 4 per il privato e 7 per il pubblico). L’obiettivo è quello di controlli mirati ed efficaci, tentando di massimizzare il ‘tasso di rendimento’ delle visite. Ma non saranno questi i soli cambiamenti, si cercherà di rendere tutta la materia più ordinata così da rendere il controllo più facile. Per esempio, con i rinnovi contrattuali, si potrebbe intervenire su alcune modalità di fruizione dei permessi, come quelli della legge 104 del 1992, rivedendo le regole sui preavvisi.

(continua dopo le foto)

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Tra i nuovi criteri, contemplata inoltre la possibilità per i medici di tornare a controllare, con verifiche ripetute e mirate. Prevista, inoltre, la modifica delle fasce orarie di reperibilità che dovranno essere armonizzate con quelle dei dipendenti privati. Ma non solo. Il nuovo decreto cercherà di rendere più omogenea tutta la materia, semplificando i controlli e mirando ad intervenire altresì sulle modalità di fruizione dei permessi, ivi compresi quelli ex legge 104.

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