Gli amaretti sono dei piccoli dolci, dei biscotti secchi diffusi in tutta la penisola italiana. Il termine “amaretto” prende il nome dal suo ingrediente base, le mandorle. Morbido, tondeggiante, rugoso e bombato sulla parte superiore, alla fine della cottura avrà le stesse caratteristiche del pane…in miniatura! Questa specie di biscotto tanto amato è in realtà realizzato con pochi ingredienti genuini: pasta di mandorle, zucchero, bianco d’uovo, mandorle e armelline che mescolati tra loro danno vita agli amaretti. Le suo origini sono tutte italiane, infatti la ricetta degli amaretti risale al Medioevo e poi piano si è diffuso nei paesi arabi e solo successivamente nel resto dell’Europa. Alcune testimonianze collocano la prima produzione di amaretti nel mondo arabo ed attraverso la zona del Mediterraneo si è diffusa nella tradizione di Normanni e Spagnoli che all’epoca occupavano la Sicilia. Una caratteristica da valutare è la loro duratura poiché essendo secchi, non deperiscono facilmente, motivo per cui i conventi del passato ne assicurarono una produzione continua. (Continua a leggere dopo la foto)
Esistono diverse varietà di amaretto, a seconda della zona di produzione: l’amaretto di Saronno (più secco e croccante) e quello di Sassello (morbido e simile al marzapane). Dalla forma unica e tonda e leggermente rugosa sulla superficie è un dolce molto friabile e in genere viene impiegato anche per la preparazione di bonet, tiramisù. Ecco la ricetta.
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Ingredienti
mandorle dolci sbucciate: 150 g
mandorle amare sbucciate: 50 g (oppure 200 di mandorle dolci e si mette meno zucchero)
2 albumi d’uovo
zucchero semolato: 200 g zucchero a velo
Preparazione
1- Tritare le mandorle e montare a neve gli albumi d’uovo
2- Incorporare al composto le mandorle e lo zucchero fino a che non si saranno sciolti tutti i grumi. L’impasto non deve essere liquido.
3- Dopo aver steso su un piano da lavoro lo zucchero a velo, creare con le mani la tipica forma degli amaretti.
4- Scaldare il forno ed infornare a 160° per circa 20 minuti (devono prendere colore ma attenzione a non bruciarli).