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Tragedia Napoli, la città contro il folle cecchino. Così la folla lo stava linciando

 

Ha rischiato di esser linciato dalla folla Giulio Murolo, l’infermiere napoletano che ieri, nel quartiere di Secondigliano, ha cominciato a sparare all’impazzata uccidendo 4 persone. Per proteggere le persone rimaste ferite in strada dai colpi esplosi da Murolo è intervenuto un blindato del Reggimento Campania Carabinieri che si è frapposto tra l’infermiere killer, barricato in casa, e i feriti colpiti dai suoi proiettili. L’uomo, celibe, stando a una prima ricostruzione, avrebbe sparato prima alla cognata poi al fratello. Sentiti gli spari è poi intervenuto il loro vicino, il capitano della Polizia Locale, al quale Murolo ha sparato, uccidendolo. Non si esclude che l’uomo abbia usato più di un’arma e intanto continuano le indagini congiunte di polizia e carabinieri di Napoli. Nel video il momento dell’arresto di Murolo che, prima di salire a bordo dell’auto, ha rischiato di esser linciato dalla folla.

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